DISCORSO SOPRA LE PAROLE DI DEBORA SERRACCHIANI
Debora
Serracchiani è Presidente della regione Friuli Venezia Giulia e
presidente Pd
del Friuli
Venezia Giulia
e fino a poco tempo fa
anche vicesegretaria del Partito democratico. Parliamo di alta
dirigenza politica.
Il
10 maggio scorso, di fronte allo stupro per cui è accusato un
cittadino iracheno che ha chiesto l' Istituto dell' Asilo in Italia, ha
deciso di pubblicare un comunicato stampa per condannare moralmente l’atto.
- La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese. In casi come questi riesco a capire il senso di rigetto che si può provare verso individui che commettono crimini così sordidi. Sono convinta che l'obbligo dell'accoglienza umanitaria non possa essere disgiunto da un altrettanto obbligatorio senso di giustizia, da esercitare contro chi rompe un patto di accoglienza. Per quanto mi riguarda, gesti come questo devono prevedere l'espulsione dal nostro paese, ovviamente dopo assolta la pena. Se c'è un problema di legislazione carente in merito bisogna rimediare.
Critica. Una donna
politica può commentare un reato con il linguaggio narrativo ed
emozionale ma deve fare attenzione nelle dichiarazioni pubbliche. Inutile dire che lo stupro è atto
odioso e schifoso e
un crimine sordido.
Cos' è lo stupro?
Lo stupro oggettivizza e uccide il corpo e lo spirito e, insieme all' uccisione, è la massima affermazione di potere, di dominio, di volontà distruttiva e di affermazione della violenza espressa storicamente nella società patriarcale, contro esseri umani tenuti in stato di inferiorità. I dominatori vogliono corpi a disposizione e, finchè è stato possibile, uomini al potere e la legge lo hanno supportato. La Storia ci dice che la società ha sempre “condannato” gli stupratori ma la Giustizia è stata indulgente con loro e le guerre moderne e contemporanee hanno reso la pratica dello stupro “normale”. Lo stupro in epoca contemporanea è diventato parte della strategia offensiva degli eserciti, una vera e propria arma per colpire la popolazione civile. Le donne risultano stuprate mille volte perchè trasformate in oggetto, strumento di politiche sociali e poi vittimizzate coninuamente, ancora di più in occasione dei processi. Per lungo tempo sottovalutata, la violenza sulle donne ha rappresentato uno dei prezzi più alti che un popolo ha dovuto pagare per la sconfitta, l'occupazione militare e ora per la globalizzazione. Il trauma delle vittime non sempre è stato superato, anche a causa della congiura del silenzio praticata da famigliari e comunità. Ricordiamo tutti gli stupri durante la guerra civile di Bosnia-Erzegovina del 1992-95. La verità storica è che lo stupro è stato praticato, all' interno della logica di dominio, in pace e in guerra.
Lo stupro oggettivizza e uccide il corpo e lo spirito e, insieme all' uccisione, è la massima affermazione di potere, di dominio, di volontà distruttiva e di affermazione della violenza espressa storicamente nella società patriarcale, contro esseri umani tenuti in stato di inferiorità. I dominatori vogliono corpi a disposizione e, finchè è stato possibile, uomini al potere e la legge lo hanno supportato. La Storia ci dice che la società ha sempre “condannato” gli stupratori ma la Giustizia è stata indulgente con loro e le guerre moderne e contemporanee hanno reso la pratica dello stupro “normale”. Lo stupro in epoca contemporanea è diventato parte della strategia offensiva degli eserciti, una vera e propria arma per colpire la popolazione civile. Le donne risultano stuprate mille volte perchè trasformate in oggetto, strumento di politiche sociali e poi vittimizzate coninuamente, ancora di più in occasione dei processi. Per lungo tempo sottovalutata, la violenza sulle donne ha rappresentato uno dei prezzi più alti che un popolo ha dovuto pagare per la sconfitta, l'occupazione militare e ora per la globalizzazione. Il trauma delle vittime non sempre è stato superato, anche a causa della congiura del silenzio praticata da famigliari e comunità. Ricordiamo tutti gli stupri durante la guerra civile di Bosnia-Erzegovina del 1992-95. La verità storica è che lo stupro è stato praticato, all' interno della logica di dominio, in pace e in guerra.
Questa
verità storica ci dice che il richiedente asilo del quale parliamo è
un attore sociale maschio violento, distruttore, dominatore e traditore della fiducia accordatagli dal Popolo e dallo Stato italiano. Non è altro che questo.
A
questo punto possiamo pretendere che la politica ragioni in modo
scientifico, non usi un linguaggio narrativo, la smetta di evocare
mostri e demoni, di pensare che lo stupro possa essere arginato per
auto-controllo e in obbedienza al percorso di civiltà culturale che
abbiamo fatto, dimenticando che lo stupro è una pratica culturale
che esprime un concetto patologico di uguaglianza che accomuna uomini delinquenti e vigliacchi.
- SI SAPPIAMO CHE UOMINI DI OGNI CULTURA SONO UGUALI NELLA SCELTA DELLA POTENZIALITA' DI STUPRARE! E allora? Vogliamo giustificare, stabilire questa uguaglianza o fare Giustizia? E possiamo ragionare su dati di fatto?I dati di fatto.
- SAPPIAMO CHE LA “CIVILTA' OCCIDENTALE” CONDANNA E PUNISCE LO STUPRO E HA UNA LEGISLAZIONE EMANCIPATIVA PER LE DONNE.
- POSSIAMO TRANQUILLAMENTE RICONOSCERE CHE IN ALTRE CULTURE LA CONDIZIONE FEMMINILE NON E' ANCORA DI TIPO EMANCIPATIVO.
IN
TUTTI I CASI OCCORRE INSISTERE SULLA PREVENZIONE E NEL CASO DEI
RICHIEDENTI ASILO UNA CLASSE DIRIGENTE NON PUO' CONTARE E SPERARE che QUESTI ATTORI SOCIALI possano inibire questo tipo di affermazione
patologica di potere E DI DOMINIO SUL PIU' DEBOLE, in quanto
RICHIEDENTI ASILO.
La
“civiltà occidentale” non ha maturato, ancora oggi, azioni
culturali e legislative efficaci contro lo stupro e contro le
violenze sessuali. La classe politica, rifiutando di studiare a fondo
la genesi “culturale” dello stupro, ha pensato che la pace, la
liberazione sessuale, la legge formale mettessero al riparo dallo
stupro. La genesi dello stupro origina nella cultura di dominio di
chi si ritiene superiore sull' inferiore perciò se non si sostanzia
la parità non si attenua la potenzialità dello stupro. Oggi la
globalizzazione con cittadini senza radici e nuove schiavitù ci
porterà ancora ad affermazioni violente contro i deboli e ancora una
volta le donne saranno fra le vittime.
ALLORA:
LE DICHIARAZIONI DI DEBORA SERRACCHIANI APPARTENGONO AL DOMINIO DELLA
CATEGORIA CULTURALE DEL BUON SENSO E DELL' EMPATIA VERSO LA MINORE
VITTIMA MA NON SONO STATE PERTINENTI PERCHE' UNA DIRIGENTE POLITICA
NON PUO' PENSARE CHE LO STUPRO SI ASSOGETTI ALLA BUONA EDUCAZIONE E
ALLE REGOLE SULL' OSPITALITA' E DELLA MORALE.
ALLO
STESSO MODO RISULTA INACCETTABILE LA POLEMICA POLITICA E
INTELLETTUALE ESPRESSA CONTRO LE DICHIARAZIONI DI DEBORA
SERRACCHIANI,
DICHIARAZIONE
DI ROBERTO SAVIANO:
- E Matteo Salvini saluta l'ingresso di Debora Serracchiani nella Lega Nord. Spero la candidi lui, perché se la candida ancora il Pd, significa che il Pd è diventato la Lega Nord.
NELLA
FOGA POLITICA E UTILITARISTICO-PROPAGANDISTA SAVIANO TRASCURA COMPLETAMENTE:
- LA GRAVITA' DELLA VIOLENZA SESSUALE ATTUATA DAL RICHIEDENTE ASILO;LA GRAVITA' DEL TRADIMENTO VERSO IL POPOLO E LO STATO
- LA SOLIDARIETA' VERSO LA VITTIMA, UNA DONNA MINORE, VIOLENTATA ALL' ENNESIMA POTENZA;LA REALTA' DEI FATTI: UN RICHIEDENTE ASILO HA TRADITO LA FIDUCIA RIPOSTA IN LUI.
IN
QUESTO DIBATTITO PUBBLICO L' ESSENZA DELLE COSE NON E' STATA DETTA.
POSSIAMO
DIRE AI NOSTRI GOVERNANTI E AI NOSTRI INTELLETTUALI CHE MOLTE DONNE
SANNO CHE POSSONO ESSERE STUPRATE DA CHIUNQUE PERCHE' LA CLASSE
POLITICA NON ATTIVA POLITICHE CULTURALI EFFICACI PER PREVENIRE LA
CULTURA DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE E POLITICHE PARITARIE?
POSSIAMO
DIRE CHE LE DONNE OGGI DEVONO GESTIRE DA SOLE LA VIOLENZA NORMALE E LA
VIOLENZA SESSUALE ACHE RINUNCIANDO A VIVERE IL TERRITORIO IN
LIBERTA'?
POSSIAMO
DIRE CHE NON C' E' LA CERTEZZA DELLA PENA?
POSSIAMO
DIRE CHE LA GLOBALIZZAZIONE CON LA PRODUZIONE DI NUOVI SCHIAVI E E
NUOVE DINAMICHE DI DOMINIO INCORAGGERA' LA VIOLENZA PALESE COMPRESA
LA VIOLENZA SESSUALE?
POSSIAMO
RICONOSCERE LA DIVERSITA' CULTURALE DEGLI ATTORI SOCIALI RIFUGIATI?
POSSIAMO
DIRE CHE PROPRIO PERCHE' SOGGETTI DI DIRITTO I RIFUGIATI SONO UOMINI
E DONNE E COME OGNI UOMO E OGNI DONNA, TENDONO NATURALMENTE A
MODIFICARE L' AMBIENTE CIRCOSTANTE E LO FARANNO ESPRIMENDO LA LORO
CULTURA?
POSSIAMO
DIRE CHE CHI HA RADICI CULTURALI IN UN DETERMINATO TERRITORIO CHE
PERALTRO HA LIBERATO E COSTRUITO POSSA ESPRIMERE ORGOGLIO DI
CITTADINANZA E PREOCCUPAZIONE PER LA PROPRIA PATRIA?
POSSIAMO
DIRE CHE, A CAUSA DELL' INCAPACITA' POLITICA DI GESTIONE DEI FENOMENI
SOCIALI, COLONIA E ALTRI EPISODI DI VIOLENZE ATTUATI DAGLI ATTORI
SOCIALI RICHIEDENTI ASILO POSSONO FAR DESTARE PREOCCUPAZIONE?
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