martedì 27 maggio 2014

IL PLEBISCITO RENZIANO: MORTE DELLA DEMOCRAZIA?

Dopo la recente ubriacatura pre-elettorale e il risultato plebiscitario cosa resta?


La nostra classe politica, con la sua inadeguatezza e la complicità della stampa,  ha contribuito a erodere ulteriormente la democrazia enfatizzando una vittoria plebiscitaria di matrice emozionale la quale, di fatto, devitalizza l' Istituto della rappresentanza politica ormai  diluito nel plebiscito, un plebiscito che trova le sue origini nei disvalori e nella distruzione di cultura politica: demagogia, slogan e corruzione. 
Questo deve preoccupare molto perchè si va formando l' idea che la Legge corrisponda alle decisioni plebiscitarie legittimando decisioni molto pericolose e aprendo la strada alla cultura dell' elargizione e della sottrazione di diritti su decisione personale. All' interno e protetti dalle decisioni plebiscitarie le classi dirigenti si convincono e trovano giustificazione delle loro azioni dimenticando la Costituzione, unico strumento che garantisce i diritti e stabilisce i doveri.
Cacciari e gli opinionisti politici più accreditati continuano, anche loro, a ripetere slogan: adesso Renzi deve fare e nessuno specifica che cosa deve fare e soprattutto che deve fare rispettando la Costituzione e perseguendo l' equità. 
Dopo il 25 maggio è chiaro che sull' Italia è scesa una nuova cortina di ferro corrispondente alla scomparsa della complessità nel trionfo della distruzione di particolarità in favore del particolarismo semplicistico, volgare e banale:
  • Renzi rappresenta una sinistra semplice, non sinistra, ormai destrutturata dei valori classici etico-morali e basata su interessi cinici, adattata a una maggioranza capace di esprimersi nel plebiscito ma la sinistra non può esprimersi nella particolarità adattata
  • il berlusconismo ha distrutto la destra liberale e illuminata
  • centro destra e centro sinistra non hanno fatto politica ma si sono neutralizzati a vicenda nella conflittualità paralizzante
  • il centro è scomparso
  • il bipolarismo è scomparso
  • la riflessione intelligente è scomparsa lasciando spazio agli interpreti degli slogan (grido di guerra)
Oggi un grande numero di cittadini non va a votare e un grande numero che si riconosce nel Movimento 5 Stelle viene continuamente offeso mentre il resto vota come se si recasse a una consultazione plebiscitaria. In questa realtà la complessità democratica sembra essere affidata a Grillo ma Grillo riuscirà a mantenere lo slancio del Movimento dei cittadini e tradurlo in risultati per loro? Una cosa è certa: guai se il Movimento di Grillo perde valore poichè attualmente è l' unica realtà politica che si basa sulla capacità criticadegli elettori. 
Bene Tsipras ma deve strutturarsi.
Non dimentichiamoci mai che l' espressione plebiscitaria nasce in età imperiale e non era certo presente nella Polis democratica,  nella Repubblica Romana e successivamente neanche in quella veneziana!
A rappresentare questo commento una immagine, oggi profetica di Thiller di Michael jackson, del 1982 evocativa di una società di lupi mannari, oggi compiuta.
Lorenza Cervellin

Europee 2014, moriremo democristiani? - Il Fatto Quotidiano

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sabato 24 maggio 2014

Prova costume: la libertà di essere se stesse - Il Fatto Quotidiano

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MILADY

In memoria di Milady, è urgente parlare di un argomento.

Il territorio veneto, vanto dell' Istituzione Regione,  deve essere valorizzato ancora di più e deve diventare luogo, oltre che di produzione di beni, anche luogo di bellezza, di estetica e di verità, ispirazione di un neo-umanesimo sempre auspicato, ma, non esisterà un neo-umanesimo se non si penserà anche, oltre al benessere umano, anche al benessere  animale: di tutti gli animali. 

Diversificazione, complessità e riconoscimento delle differenze del Creato sono le parole-chiave per affiancare all' agricoltura intensiva altre forme di attività economiche, diversamente sostenibili in un ambiente armonico e sempre più umanizzato. So che la Regione Veneto ha questa vision, ma, per realizzarla occorre intervenire culturalmente sulla realtà.

La campagna veneta trasuda una esibizione, a volte, sfacciata del benessere ma spesso, e per fortuna non sempre, ci sono case bellissime e ordinate con giardini perfetti e animali visibilmente maltrattati, non considerati e tenuti lontano come essere inferiori. In alcuni casi i residenti arrivano nelle loro chiuse e protette percorrendo strade strette senza limiti e dissuasori di velocità nelle quali le automobili, spesso suv, possono raggiungere velocità impunemente elevate con l' idea che la sede stradale sia una pista al servizio del guidatore e l' impatto con qualche animale un evento trascurabile o che desta preoccupazione solo se scalfisce l' auto. In questo periodo le strade della campagna veneta sono caratterizzate dalla presenza di innumerevoli corpi di gatti investiti da automobili. Sono tutte morti inevitabili? 

Non lo sappiamo ma è importante riflettere. Intanto attiviamoci affinchè tutte le strade siano fornite di segnaletica adeguata a dissuadere le velocità irregolari e per far comprendere che la strada è di tutti, non solo delle automobili e che rallentare non è disdicevole.

Perchè affermo questo? Per esperienza personale. Andate a provare a fare una passeggiata o un tragitto in bicicletta sugli argini Destro e Sinistro del Bacchiglione, partendo da Bovolenta e provate ad arrivare fino a Fossaragna, per vedere quanto ho appena descritto: se la percorrete in automobile rispettando i limiti venite continuamente richiamati con il clacson e poi superati con gestacci che vi rimproverano del fatto che andavate troppo piano. E pensare che sono zone meravigliose proprio da fare a piedi, in bicicletta o in auto, ma lentamente! Ci potrà attendere un futuro di turismo rurale reale?

Chi va e vive in campagna non può ricevere l' insulto estetico e morale di trovare continuamente gatti morti nelle strade in seguito a incidenti o cani legati alla catena e visibilmente in cattive condizioni di benessere.

Quale strada seguire?

La strada del rispetto della legge, dell' etica della cultura, della formazione e della lotta agli stereotipi e ai luoghi comuni: 
  • il gatto non ha sette vite, ne ha una esattamente come l' uomo
  • il cane non è adatto alla catena
entrambi sono individui animali soggetti di diritti, senzienti, sofferenti e dotati di diversità che fanno di ogni individuo un essere assolutamente unico e originale, diverso da tutti gli altri. 

Quando vediamo un gatto o un cane maltrattati, morti o seviziati dobbiamo sapere che ci troviamo di fronte a "delitti" veri e propri. 

Chi è chiamato a seguire questa strada?

I cittadini con responsabilità devono raggiungere la consapevolezza che avere un animale significa farlo vivere secondo gli standard di benessere attuale.

Gli amministratori pubblici devono rispettare la legge e assecondare i cittadini quando le richieste sono conformi alle regole senza ricorrere ad argomenti menzonieri pur di non concedere i diritti: è vergognoso che un numero sempre maggiore di cittadini telefoni ai Servizi veterinari delle AULS per far sterilizzare gatte libere e si sentano rispondere che la colpa è loro in quanto non dovevano dar loro da mangiare. In questo periodo le gatte libere partoriscono e chi le soccorre e chiede aiuto alle amministrazioni viene lasciato solo con motivazioni bugiarde e fuorvianti; la motivazione, non pertinente a quanto dice la legge, più frequente è questa: non dovevate dar loro da mangiare perchè così adesso è diventata vostra. Basta con questo espediente perchè è un espediente doppiamente dannoso poichè fa perdere fiducia nelle Istituzioni e mortifica il senso civico e la fiducia nella legalità dei cittadini. Io e mia figlia collaboriamo con varie associazioni e facciamo volontariato in favore degli animali e le persone sono disperate e non sanno a chi chiedere aiuto. Noi facciamo quello che possiamo ma è ciò che dovrebbero fare le Istituzioni poichè garantire i diritti del cittadino e dell' animale è compito loro.

Le forze dell' ordine devono iniziare a “vedere” tutte le realtà dell' ambiente includendo, nel loro lavoro, il benessere animale.

I cittadini sanno che in questo periodo elettorale molti hanno parlato di animali: speriamo sia un interessamento sincero e finalmente si arrivi a una collaborazione cittadino-pubblica amministrazione in modo di diventare efficaci ed efficienti nell' educare:
  • alla sterilizzazione
  • alla legalità
  • al rispetto della vita
Ai gatti viene riconosciuta la prerogativa di animali d' affezione liberi, sono considerati esseri senzienti e sono oggetto di diritti quindi un automobilista deve comportarsi con gli animali come si comporterebbe con una persona:
  • se lo vede deve rallentare ed evitare l' impatto
  • se l' impatto è inevitabile deve fermarsi per soccorrerlo e se è morto deve cercare di metterlo sul ciglio della strada per evitare che il corpo venga continuamente dilaniato.
Soprattutto:

si spera che non venga ignorato e investito anche quando si poteva evitarlo! In questo caso si ricorda che nessuna civiltà degna di questo nome ha fatto mai consapevolmente male a un gatto.

Il 21 maggio 2014 in occasione di un' udienza generale Papa Francesco dice sulla natura:

"Dio perdona sempre, il creato mai"

In udienza generale, il Pontefice dice sul creato che "se non lo custodisci, lui ti distruggerà".

Ricordo l' insegnamento di Francesco d' Assisi il quale considerava tutte le creature come fratelli e sorelle perché tutte, insieme all’ uomo, hanno ricevuto la vita, l’esistenza dallo stesso Dio Creatore. In base a questa fratellanza è impossibile per Francesco appropriarsi del creato per sfruttarlo o per soggiogarlo. Al contrario, Francesco si sente chiamato a servire tutte le creature, compresi gli animali selvatici. 

Il Creato siamo noi umani e ciò che ci circonda e se vogliamo che sia riconosciuta una gerarchia questa deve essere finalizzata al rispetto e alla responsabilità per proteggere e non per distruggere ciò che ci circonda: questo non si può più ignorare. L' uomo non può più pensare di essere padrone superiore del Creato e disporre di ciò che lo circonda portando distruzione con l' ideologia del dominio: il futuro dovrà essere all' insegna della responsabilità e del rispetto verso tutti e tutto!

Questo scritto in memoria di Milady, gatta figlia di una mamma gatta libera, appartenente a una colonia di fatto, a Fossaragna di Bovolenta, che il Servizio veterinario dell' Auls 17 -Monselice-Este- non ha voluto riconoscere, nell' anno 2012, non ritenendolo neanche argomento degno di risposta. Diversamente dalle istituzioni Milady è stata considerata una parter sociale per chi si è preso cura di lei in questi due anni. Il rammarico è di non essere riusciti ad evitarle l' incidente perchè Milady era sospesa fra una natura domestica e una natura libera e cacciatrice che, purtroppo, la portava lontano da quella casa in cui la mamma l' aveva partorita. Speriamo che chi l' ha investita non abbia davvero potuto evitarla! Si sappia che Milady era una gatta particolarmente bella e intelligente con particolarità che ne facevano un individuo unico e non un essere vivente anonimo e interscambiale come i luoghi comuni, gli stereotipi e i pregiudizi vorrebbero far credere! Nonostante sia nata da una gatta libera e ci sia capitata in casa, indipendentemente dalla nostra volontà, non l' abbiamo mai considerata un essere inutile e superfluo a noi ma l' abbiamo sempre rispettata e considerata nella sua originalità e nella sua potenzialità di creatura portatrice di diversità e ricchezza.

Questo scritto anche per far riflettere sul fatto che è il momento di correggere definitivamente quell' errore storico del pensiero che giustifica il dominio di un gruppo di uomini che si autodefinisce superiore e si autoreferenzia come legittimo giudice del Creato pensando di poter intervenire sulla natura anche dando la morte.

Lorenza Cervellin


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