In
memoria di Milady, è urgente parlare di un argomento.
Il
territorio veneto, vanto dell' Istituzione Regione, deve essere
valorizzato ancora di più e deve diventare luogo, oltre che di
produzione di beni, anche luogo di bellezza, di estetica e di verità,
ispirazione di un neo-umanesimo sempre auspicato, ma, non esisterà
un neo-umanesimo se non si penserà anche, oltre al benessere umano,
anche al benessere animale: di tutti gli animali.
Diversificazione,
complessità e riconoscimento delle differenze del
Creato sono le parole-chiave per affiancare all' agricoltura
intensiva altre forme di attività economiche, diversamente
sostenibili in un ambiente armonico e sempre più umanizzato. So che
la Regione Veneto ha questa vision, ma, per realizzarla occorre
intervenire culturalmente sulla realtà.
La
campagna veneta trasuda una esibizione, a volte, sfacciata del
benessere ma spesso, e per fortuna non sempre, ci sono case
bellissime e ordinate con giardini perfetti e animali visibilmente
maltrattati, non considerati e tenuti lontano come essere inferiori.
In alcuni casi i residenti arrivano nelle loro chiuse e protette
percorrendo strade strette senza limiti e dissuasori di velocità
nelle quali le automobili, spesso suv, possono raggiungere velocità
impunemente elevate con l' idea che la sede stradale sia una pista al
servizio del guidatore e l' impatto con qualche animale un evento
trascurabile o che desta preoccupazione solo se scalfisce l' auto. In
questo periodo le strade della campagna veneta sono caratterizzate
dalla presenza di innumerevoli corpi di gatti investiti da
automobili. Sono tutte morti inevitabili?
Non lo sappiamo ma è importante riflettere. Intanto attiviamoci affinchè tutte le strade siano fornite di segnaletica adeguata a dissuadere le velocità irregolari e per far comprendere che la strada è di tutti, non solo delle automobili e che rallentare non è disdicevole.
Perchè affermo questo? Per esperienza personale. Andate a provare a fare una passeggiata o un tragitto in bicicletta sugli argini Destro e Sinistro del Bacchiglione, partendo da Bovolenta e provate ad arrivare fino a Fossaragna, per vedere quanto ho appena descritto: se la percorrete in automobile rispettando i limiti venite continuamente richiamati con il clacson e poi superati con gestacci che vi rimproverano del fatto che andavate troppo piano. E pensare che sono zone meravigliose proprio da fare a piedi, in bicicletta o in auto, ma lentamente! Ci potrà attendere un futuro di turismo rurale reale?
Chi
va e vive in campagna non può ricevere l' insulto estetico e morale
di trovare continuamente gatti morti nelle strade in seguito a
incidenti o cani legati alla catena e visibilmente in cattive
condizioni di benessere.
Quale
strada seguire?
La
strada del rispetto della legge, dell' etica della cultura, della
formazione e della lotta agli stereotipi e ai luoghi comuni:
- il gatto non ha sette vite, ne ha una esattamente come l' uomo
- il cane non è adatto alla catena
entrambi
sono individui animali soggetti di diritti, senzienti, sofferenti e
dotati di diversità che fanno di ogni individuo un essere
assolutamente unico e originale, diverso da tutti gli altri.
Quando vediamo un gatto o un cane maltrattati, morti o seviziati dobbiamo sapere che ci troviamo di fronte a "delitti" veri e propri.
Chi
è chiamato a seguire questa strada?
I
cittadini con responsabilità devono raggiungere la
consapevolezza che avere un animale significa farlo vivere secondo
gli standard di benessere attuale.
Gli
amministratori pubblici devono rispettare la legge e
assecondare i cittadini quando le richieste sono conformi alle regole
senza ricorrere ad argomenti menzonieri pur di non concedere i
diritti: è vergognoso che un numero sempre maggiore di cittadini
telefoni ai Servizi veterinari delle AULS per far sterilizzare gatte
libere e si sentano rispondere che la colpa è loro in quanto non
dovevano dar loro da mangiare. In questo periodo le gatte
libere partoriscono e chi le soccorre e chiede aiuto alle
amministrazioni viene lasciato solo con motivazioni bugiarde e
fuorvianti; la motivazione, non pertinente a quanto dice la legge,
più frequente è questa: non dovevate dar loro da mangiare perchè
così adesso è diventata vostra. Basta con questo espediente perchè
è un espediente doppiamente dannoso poichè fa perdere fiducia nelle
Istituzioni e mortifica il senso civico e la fiducia nella legalità
dei cittadini. Io e mia figlia collaboriamo con varie associazioni e
facciamo volontariato in favore degli animali e le persone sono
disperate e non sanno a chi chiedere aiuto. Noi facciamo quello che
possiamo ma è ciò che dovrebbero fare le Istituzioni poichè
garantire i diritti del cittadino e dell' animale è compito loro.
Le
forze dell' ordine devono iniziare a “vedere” tutte le
realtà dell' ambiente includendo, nel loro lavoro, il benessere
animale.
I
cittadini sanno che in questo periodo elettorale molti hanno parlato
di animali: speriamo sia un interessamento sincero e finalmente si
arrivi a una collaborazione cittadino-pubblica amministrazione in
modo di diventare efficaci ed efficienti nell' educare:
- alla sterilizzazione
- alla legalità
- al rispetto della vita
Ai
gatti viene riconosciuta la prerogativa di animali d' affezione
liberi, sono considerati esseri senzienti e sono oggetto di diritti
quindi un automobilista deve comportarsi con gli animali come si
comporterebbe con una persona:
- se lo vede deve rallentare ed evitare l' impatto
- se l' impatto è inevitabile deve fermarsi per soccorrerlo e se è morto deve cercare di metterlo sul ciglio della strada per evitare che il corpo venga continuamente dilaniato.
Soprattutto:
si
spera che non venga ignorato e investito anche quando si poteva
evitarlo! In questo caso si ricorda che nessuna civiltà degna di
questo nome ha fatto mai consapevolmente male a un gatto.
Il
21 maggio 2014 in occasione di un' udienza generale Papa Francesco
dice sulla natura:
"Dio perdona sempre, il creato mai"
In udienza generale, il Pontefice dice sul creato che "se non lo custodisci, lui ti distruggerà".
Ricordo
l' insegnamento di Francesco d' Assisi il quale
considerava tutte le creature come fratelli e sorelle perché
tutte, insieme all’ uomo, hanno ricevuto la vita, l’esistenza
dallo stesso Dio Creatore. In base a questa fratellanza è
impossibile per Francesco appropriarsi del creato per sfruttarlo o
per soggiogarlo. Al contrario, Francesco si sente chiamato a servire
tutte le creature, compresi gli animali selvatici.
Il
Creato siamo noi umani e ciò che ci circonda e se vogliamo che sia
riconosciuta una gerarchia questa deve essere finalizzata al rispetto
e alla responsabilità per proteggere e non per distruggere ciò che
ci circonda: questo
non si può più ignorare. L' uomo non può più pensare di essere
padrone superiore del Creato e disporre di ciò che lo circonda
portando distruzione con l' ideologia del dominio: il futuro dovrà
essere all' insegna della responsabilità e del rispetto verso tutti
e tutto!
Questo
scritto in memoria di Milady, gatta figlia di una
mamma gatta libera, appartenente a una colonia di fatto, a Fossaragna
di Bovolenta, che il Servizio veterinario dell' Auls 17
-Monselice-Este- non ha voluto riconoscere, nell' anno 2012, non
ritenendolo neanche argomento degno di risposta. Diversamente dalle
istituzioni Milady è stata considerata una parter sociale per chi si
è preso cura di lei in questi due anni. Il rammarico è di non
essere riusciti ad evitarle l' incidente perchè Milady era sospesa
fra una natura domestica e una natura libera e cacciatrice che,
purtroppo, la portava lontano da quella casa in cui la mamma l' aveva
partorita. Speriamo che chi l' ha investita non abbia davvero potuto
evitarla! Si sappia che Milady era una gatta particolarmente bella e
intelligente con particolarità che ne facevano un individuo unico e
non un essere vivente anonimo e interscambiale come i luoghi comuni,
gli stereotipi e i pregiudizi vorrebbero far credere! Nonostante sia
nata da una gatta libera e ci sia capitata in casa, indipendentemente
dalla nostra volontà, non l' abbiamo mai considerata un essere
inutile e superfluo a noi ma l' abbiamo sempre rispettata e
considerata nella sua originalità e nella sua potenzialità di
creatura portatrice di diversità e ricchezza.
Questo scritto anche per far riflettere sul fatto che è il momento di correggere definitivamente quell' errore storico del pensiero che giustifica il dominio di un gruppo di uomini che si autodefinisce superiore e si autoreferenzia come legittimo giudice del Creato pensando di poter intervenire sulla natura anche dando la morte.
Lorenza
Cervellin
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