martedì 21 novembre 2017

La sessualità come mezzo, spiegata da Sigmund Freud - Il Fatto Quotidiano

La sessualità come mezzo, spiegata da Sigmund Freud - Il Fatto Quotidiano

SI ALL' ELIMINAZIONE DI OGNI TIPO DI VIOLENZA CONTRO LE DONNE

 Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198 

"Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell'articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246"

Art. 26.

Molestie e molestie sessuali
(legge 10 aprile 1991, n. 125, articolo 4, commi 2-bis, 2-ter e 2-quater)
1. Sono considerate come discriminazioni anche le molestie, ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per ragioni connesse al sesso, aventi lo scopo o l'effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo.
2. Sono, altresì, considerate come discriminazioni le molestie sessuali, ovvero quei comportamenti indesiderati a connotazione sessuale, espressi in forma fisica, verbale o non verbale, aventi lo scopo o l'effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo.
3. Gli atti, i patti o i provvedimenti concernenti il rapporto di lavoro dei lavoratori o delle lavoratrici vittime dei comportamenti di cui ai commi 1 e 2 sono nulli se adottati in conseguenza del rifiuto o della sottomissione ai comportamenti medesimi. Sono considerati, altresì, discriminazioni quei trattamenti sfavorevoli da parte del datore di lavoro che costituiscono una reazione ad un reclamo o ad una azione volta ad ottenere il rispetto del principio di parità di trattamento tra uomini e donne.

Montenegro aborto selettivo: femmine "scartate" per avere un maschio - Corriere.it

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Eliminare la povertà, non i poveri

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mercoledì 18 ottobre 2017

La salute dell'economia dipende dalle donne

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Ocse: “Entro il 2050 il 53% della popolazione avrà più di 65 anni”. In Italia addirittura il 74%. Più vecchi di noi solo Giappone e Spagna. Come evitare il gap tra vecchie e nuove generazioni? - Quotidiano Sanità

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Donne e uomini in Europa: tutte le differenze su salute, lavoro, casa, istruzione. Ma anche su shopping e social media. Il report Eurostat - Quotidiano Sanità

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Nuovi direttori generali o nuovi modelli nelle aziende? - Quotidiano Sanità

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Blog | Cosa resterà del caso Weinstein - Il Fatto Quotidiano

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Donne, "gravidanza consapevole e contraccezione sono diritti ancora negati. E la maternità è un ostacolo sul lavoro" - Il Fatto Quotidiano

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mercoledì 30 agosto 2017

LO STUPRO USATO ANCORA COME IN GUERRA: UN COMMANDO DIVENTA BRANCO PER ANNIENTARE LA PERSONA FISICA, PSICHICA E MORALE

Dal Dipartimento per le Pari opportunità e da nessuna Commissione Pari opportunità è arrivata una presa di posizione netta e scientificata su quanto accaduto a Rimini e sulla dichiarazione del mediatore culturale. Passato il primo periodo di prudenza e appurato che i fatti sono veri, ancora le Commissioni istituzionali tardano a pronunciarsi. Eppure sono accaduti dei fatti gravissimi. Lo stupro è sempre grave ma a Rimini un gruppo di maschi adulti, organizzati come se fossero in guerra, è andato alla ricerca di vittime dando forma a violenze e stupri per annientare e annichilire le persone. QUESTO TIPO DI VIOLENZA HA ANCHE UNA MATRICE RAZZISTA PERCHE' NEGA E RITIENE INFERIORE COLEI O COLUI SUl QUALI SI ESERCITA CONSAPEVOLMENTE  LA VIOLENZA.
IN QUESTO MOMENTO STORICO QUESTO EPISODIO E' ANCORA PIU' PREOCCUPANTE PERCHE':
  • il nostro patrimonio legislativo per reprimere e punire è consolidato da breve tempo;
  • il nostro patrimonio culturale per prevenire un atto così grave è incosistente;
  • avviene in Italia dove tutto diventa motivo di conflitto fra “destra” e “sinistra”.
Vale sempre la pena ricordare che in Italia fino al 1996 la violenza sessuale non era considerato reato contro la persona, ma contro la morale pubblica e che ogni Legge a tutela delle donne è sempre stata conquistata dalle donne stesse. I legislatori non hanno mai avuto quelle intuizioni morali giuste per legiferare autonomamente. Lotte delle donne ed emergenze sociali hanno costretto a legiferare.

Storia della Legge sulla violenza sessuale: uno un vero e proprio "stupro culturale e psicologico" ai danni delle donne, durato più di venti'anni. 

Blog | Controllo delle nascite, l’altra faccia della lotta alla povertà - Il Fatto Quotidiano

Blog | Controllo delle nascite, l’altra faccia della lotta alla povertà - Il Fatto Quotidiano

lunedì 21 agosto 2017

Assurdo non celebrare le magnifiche 21 donne della Costituente

Assurdo non celebrare le magnifiche 21 donne della Costituente

Messner: Abbattere l’orsa KJ2 non è stato giusto.

Messner: «Abbattere l’orsa KJ2 è stato giusto, proteste da talebani»

Pubblico questo commento di Messner per confutarlo 
 
Finalmente Messner ha tolto la maschera e con una serie imbarazzante di luoghi comuni svela la sua natura di montanaro supponente e pieno di pregiudizi e stereotipi usati per evidenziare la supposta superiorità di chi viene dalla montagna rispetto a chi viene dalla pianura. Signor Messner anche chi vive in montagna non approva la decisione di Rossi e molti che vivono in pianura la approvano. 
Nelle sue parole inoltre c' è una questione di genere applicata anche al mondo animale. Il giornalista chiede: Non è un paradosso il ripopolamento degli orsi e poi il loro abbattimento, se diventano un pericolo per la popolazione?
Messner risponde:
«Stiamo parlando di un numero limitatissimo di casi che hanno riguardato orsi femmina che molto probabilmente stavano proteggendo i loro piccoli.
Messner dice che è meno grave se si uccidono le femmine con cuccioli! 
Poi Messner giudica talebani chi protesta dimostrando una totale disinformazione sul significato delle parole che usa: chi protesta non è mai talebano. In questo caso il fondamentalismo, letteralmente, è della Provincia che ha ucciso. 
Messner conclude che l' uccisione è stata giusta ma lui non è un giudice. 
Probabilmente Messner ha camminato troppo e gli scarponi e i piedi hanno finito per sostituire la materia celebrale!

Commento | Come risvegliare nelle urne un paese sempre più indeciso

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Il dovere della paura - Il Fatto Quotidiano

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mercoledì 16 agosto 2017

Anita, 18 anni: «Io seguita in tram, mi chiedo per quanto dovremo sentirci fortunate per non essere state violentate»

Anita, 18 anni: «Io seguita in tram, mi chiedo per quanto dovremo sentirci fortunate per non essere state violentate»

Arundhati Roy: “Non mitizzate Gandhi, era a favore delle caste”

Arundhati Roy: “Non mitizzate Gandhi, era a favore delle caste”

BENE LA DENUNCIA CONTRO UGO ROSSI CHE HA INTRODOTTO LA PENA DI MORTE PER GLI ANIMALI!



Leggo che, da parte delle Associazioni impegnate per la tutela dei Diritti degli animali, verrà presentata denuncia penale contro Ugo Rossi eletto con il Centrosinistra e questo è un bene perchè Rossi ha preso una decisione pericolosissima per la sopravvivenza stessa dello Stato di Diritto.
Storicamente l' uomo ha elaborato il Diritto per l' uomo e poi ha distrutto l' uomo giustificandone le uccisioni con l' animalizzazione e l' anonimizzazione la cui prima azione era togliere il nome e siglare la persona, esattamente come è stato fatto per l' orsa giustiziata. Le donne, gli abitanti delle Americhe, dell' Africa e poi gli ebrei sono stati uccisi dallo Stato in quanto animalizzati, pur in presenza del Diritto.
Poi l' uomo ha capito che occorreva sviluppare anche il Diritto dell' animale.
Il 13 dicembre 2007, con il Trattato di Lisbona, l’Unione Europea ricoosce la natura degli animali quali esseri senzienti. All’articolo 13 si legge:
Nella formulazione e nell’attuazione delle politiche dell'Unione nei settori dell’agricoltura, della pesca, dei trasporti, del mercato interno, della ricerca e sviluppo tecnologico e dello spazio, l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale.
Il Trattato impegna gli Stati Membri a garantire agli animali una condizione di benessere che va oltre le loro esigenze fisiologiche ed etologiche, comprendendo anche una dimensione morale, in quanto gli animali sono dotati di sensibilità e come l’uomo possono provare sofferenza e dolore.
A questo punto della Storia uomini e animali erano entrambi portatori di Diritti e questo  fino all' uccisione di Stato dell' orsa KJ2. Con l' uccisione dell' orsa KJ2 Ugo Rossi ha INTRODOTTO la pena di morte per gli animali stabilendo un principio molto pericoloso che, peraltro, è già in atto in alcuni territori per gazze, lupi, nutrie e cinghiali.
Le parole di Rossi non ci assicurano che in un futuro molto prossimo si ritorni ad animalizzare le persone giustificandone la distruzione. Rossi parla di scienza e coscienza e di così fan tutti (“In tutto il mondo si fa così, quando un orso diventa pericoloso lo si abbatte”). Le stesse giustificazioni che, storicamente, si adducevano per la distruzione sistematica di interi popoli.
L' uomo prima distrugge e poi pensa di rimediare con le uccisioni di Stato. Attenzione: con queste uccisioni capitali lo Stato democratico ha già abdicato al suo percorso di civiltà e ha imboccato un crinale molto pericoloso per l' umanità intera senza contare che uccidere nega e annulla la Democrazia!

venerdì 21 luglio 2017

giovedì 20 luglio 2017

Colli Euganei: due nuovi centri commerciali minacciano le ville venete | www.salviamoilpaesaggio.it

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Anziani. Solo il 2,7% assistito a domicilio. E in qualche parte d’Italia l’Adi non esiste affatto - Quotidiano Sanità

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In Italia quasi 5 milioni di poveri. Gli ultimi dati Istat - Quotidiano Sanità

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Assistenza sanitaria territoriale. Il Rapporto di Cittadinanzattiva: “Confusione, difformità e ritardi. Necessari standard nazionali qualitativi e quantitativi” - Quotidiano Sanità

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Maschi da copertina e da tastiera

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Più donne nei posti di comando, la Commissione Ue prepara una (mini) rivoluzione rosa

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Rifiuta l'intervento perché l'anestesista è una donna

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giovedì 6 luglio 2017

Sfruttamento, stupri e aborti: le braccianti rumene in Sicilia vivono ancora come schiave

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Regione Veneto - Comunicato n.972 - CETA: PRESIDENTE ZAIA, “UN GOVERNO NON ELETTO E PRE-ELETTORALE NON PUÒ RATIFICARE TRATTATO CONTRO LA VOLONTÀ DELLA MAGGIOR PARTE DEI PRODUTTORI”

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L'Istat: «Dal 2019 in pensione a 67 anni. E nel 2051 si arriverà quasi a 70»

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I conti Inps: Con meno donne al lavoro i conti non tornano

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Stalking, preoccupazioni sulla riforma del codice penale

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martedì 4 luglio 2017

Donne ancelle con ombrello: immagini e ruoli servili dal IV secolo a.C. ai giorni nostri

Sabato 1 luglio a Sulmona il presidente dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso, il ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti, il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e altri rappresentanti delle istituzioni erano seduti sul palco a parlare «di idee e nuove visioni per il futuro della regione Abruzzo in Europa». Mentre parlavano alcune donne alle loro spalle tenevano in mano degli ombrelli per dare alle loro teste riparo da sole e pioggia, nonostante un riparo ci fosse già come si vede dalla foto.

La foto ci parla chiaramente e lo capiamo dall' immagine successiva relativa alla metà del IV secolo a.C. Il repertorio figurativo offerto dalla produzione definita apula della seconda metà del iv secolo a.C. si rivela un osservatorio privilegiato per indagare, attraverso la combinazione dei segni messi in sistema nelle immagini, le forme di auto-rappresentazione del genere femminile. In particolare, in questa sede, focalizzeremo la nostra attenzione sulle potenzialità semantiche e comunicative che determinate immagini e posizioni, tradizionalmente legate al mondo femminile, veicolano nel momento in cui dalla pratica quotidiana passano al mondo delle immagini dipinte, dove superano la mera funzione pratica per qualificarsi come segni portatori di valori simbolici e rappresentativi dello status dei personaggi rappresentati. Nella rappresentazione sottostante sono dipinte tre figure femminili. La donna seduta è di rango superiore e di posizione sociale elevata e si vede dal fatto che è seduta e che ha proporzioni corporee più evidenti. Le due donne in piedi sono ancelle: quella di sinistra, più piccola di statura, regge un parasole e quella di destra è ripresa nell' atto di porgere. 

Nel mondo romano la schiava addetta al servizio della matrona diventa la  donna o fanciulla addetta ai servizî domestici per poi diventare, nel corso dei secoli e nel perfezionamento del patriarcato e del paternalismo moderno, al servizio del padre dominatore di tutto.

Gesti e oggetti che indicano senza dubbio la classe sociale ed il rango: ieri come oggi ma oggi è molto più grave e disonorevole per gli uomini stessi e per il danno che l' immagine pubblica di Sulmona rappresenta.



I ministri sul palco e le donne «ombrelline»: polemiche sul convegno in Abruzzo

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Donne, su politica e imprese bisogna fare molto di più

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Donne "porta-ombrelli" al convegno organizzato dalla Regione Abruzzo. Scoppia la rivolta sul web

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Blog | Paolo Villaggio, il mio ricordo del Marx genovese - Il Fatto Quotidiano

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martedì 27 giugno 2017

Stefano Rodotà, la sinistra, i movimenti e l'occasione persa di una vera transizione

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Commento | Donne al Muro del Pianto, vincono gli ortodossi

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Libertà, pari dignità, uguaglianza, inclusione sociale: a lezione con Stefano Rodotà – Center for Economic Development & Social Change

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L' ultima volta di Stefano Rodotà a Padova. Appunti a cura di Lorenza Cervellin

Il 23 Giugno 2017 Stefano Rodotà ci ha lasciati


Venerdi 7 aprile 2017 alle ore 18.00 era nella nostra Padova in uno dei suoi ultimi incontri pubblici a lasciarci il suo Testamento culturale e civile.  In una Padova con una municipalità in crisi: da sabato 11 Febbraio 2017 c' era stato il passaggio di consegne fra il Commissario Michele Penta e il nuovo commissario Paolo De Biagi dopo che a metà Novembre 2016 il Sindaco Bitonci era stato sfiduciato dalla dalle dimissioni dei consiglieri.



Il 4 Dicembre 2016 si era tenuto il Referendum costiituzionale che aveva visto la vittoria del No.



Stefano Rodotà ha tenuto un incontro: La democrazia costituzionale: una conquista da difendere presso il Palazzo del Bo’, Aula Magna «Galileo Galilei»



Lorenza Carlassare ha fatto gli onori di casa e il pr. Carlo Fumian ha portato i saluti.



Stefano Rodotà ha parlato di Dignità e di diritti, sostanza della Democrazia.



In virtù della vittoria del No del 4 Dicembre 2016 è corretto parlare di un 2016 come vero e proprio anno costituzionale; gli italiani si riconoscono in un patriottismo costituzionale che li ha fatti impadronire della Costituzione. Una riscoperta dal basso che sancisce un fatto inequivocabile: dal 4 Dicembre la Costituzione non è più un valore aggiunto ma è la sostanzialità di quella utopia post secondo dopoguerra che uomini illuminati hanno elaborato per rispondere a un Popolo che aveva saputo liberarsi dalla dittatura. Il Popolo del 4 Dicembre ha saputo rendere questa utopia, definitiva; ora occorre difenderla. Questo significa i Governi non possono pensare a percorsi facili, frettolosi e semplici ma devono tenere conto della Dignità e della complessità dell' uomo: i Principi e i Diritti devono armonizzarsi e andare insieme. Dopo l' Ottocento e le lotte per la Libertà, dopo il Novecento e le lotte per l' Uguaglianza ora c' è da lottare per portare e mantenere tutti gli uomini e tutte le donne in Dignità. Oggi Costituzione e pensiero cristiano espresso da Papa Francesco coincidono. I nuovi schiavi e le nuove schiave si appellano e vedono la loro speranza di riscatto nella Dignità.

domenica 14 maggio 2017

LA POLITICA SI ATTIVI CONTRO LO STUPRO INVECE DI DISCUTERNE INUTILMENTE E SENZA COMPETENZA.

DISCORSO SOPRA LE PAROLE DI DEBORA SERRACCHIANI

Debora Serracchiani è Presidente della regione Friuli Venezia Giulia e presidente Pd del Friuli Venezia Giulia e fino a poco tempo fa anche vicesegretaria del Partito democratico. Parliamo di alta dirigenza politica.

Il 10 maggio scorso, di fronte allo stupro per cui è accusato un cittadino iracheno che ha chiesto l' Istituto dell' Asilo in Italia, ha deciso di pubblicare un comunicato stampa per condannare moralmente l’atto.
  • La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese. In casi come questi riesco a capire il senso di rigetto che si può provare verso individui che commettono crimini così sordidi. Sono convinta che l'obbligo dell'accoglienza umanitaria non possa essere disgiunto da un altrettanto obbligatorio senso di giustizia, da esercitare contro chi rompe un patto di accoglienza. Per quanto mi riguarda, gesti come questo devono prevedere l'espulsione dal nostro paese, ovviamente dopo assolta la pena. Se c'è un problema di legislazione carente in merito bisogna rimediare.
Critica. Una donna  politica può commentare un reato con il linguaggio narrativo ed emozionale ma deve fare attenzione nelle dichiarazioni pubbliche. Inutile dire che lo stupro è atto odioso e schifoso e un crimine sordido.

Stupri e richiedenti asilo, perché la Serracchiani ha ragione - Il Fatto Quotidiano

Stupri e richiedenti asilo, perché la Serracchiani ha ragione - Il Fatto Quotidiano