martedì 10 dicembre 2013

La lettera con cui Lorenza Carlassare ha rassegnato le dimissioni dalla Commissione dei saggi. - Famiglia Cristiana

La lettera con cui Lorenza Carlassare ha rassegnato le dimissioni dalla Commissione dei saggi. - Famiglia Cristiana

Ildegarda di Bingen

Ildegarda di Bingen

"Stereotipi, rinunce e discriminazioni di genere"

"Stereotipi, rinunce e discriminazioni di genere"

Torniamo a dare valorebr /all’importanza di essere “femmine”

Torniamo a dare valorebr /all’importanza di essere “femmine”

LE 21 MADRI DELLA COSTITUZIONE di carla grementieri

LE 21 MADRI DELLA COSTITUZIONE di carla grementieri

Lina Merlin - Biografia

Lina Merlin - Biografia

Perché le donne non fanno (ancora) carriera in università

Perché le donne non fanno (ancora) carriera in università

lunedì 23 settembre 2013

LUI E' FATTO COSI'! La violenza invisibile. Come parlarne?

La violenza invisibile. Come parlarne?

Una riflessione indispensabile di Lea Melandri 

accompagnata da una riflessione di Luciana Littizzetto:

Ci sono ragazze che mi chiamano per chiedere aiuto, ma poi mi dicono: "sai, lui è fatto così, ma dopo gli passa". Si,  però nel frattempo ti ha rotto uno zigomo. Le donne pensano di avere la colpa di tutto, anche dell' esplosione della centrale di Fukuscima. (Chi n. 12, 21 marzo 2012, p. 35)

Quante volte abbiamo sentito: Sai lui è fatto così, ma, in fondo è buono? Molte volte  ma poche volte abbiamo riflettutoa fondo su quanta violenza invisibile ci sia alla radice di questa frase retorica basata sul buonismo e sull' idea, imposta alle donne, della loro supposta capacità perdonatrice. 

mercoledì 14 agosto 2013

Noi maschi dovremmo occuparci di più del femmicidio | La ventisettesima ora

Noi maschi dovremmo occuparci di più del femmicidio | La ventisettesima ora

DIRETTAMENTE DAL SITO DEL QUIRINALE: Notizia

Notizia

Dichiarazione del Presidente Napolitano


Retorica paternalistica e moraleggiante, deduzioni irrazionalistiche e visione di un potere primitivo ed elementare sono alla base di questa dichiarazione tanto attesa! 
Non viene detto nulla di moralmente rigoroso ma si continua con il "dichiarazionismo di maniera" per continuare a supportare l' incapacità politica e la distruzione dell' etica. Nel frattempo la politica continua a preoccuparsi di mantenere il monopolio sulla povertà in nome di un governo che non c' è ma di cui il Presidente continua a invocare la sopravvivenza del suo simulacro. Berlusconi continua a essere il figlio indisciplinato da punire e perdonare perchè, di fatto, utile alla sopravvivenza di un potere opportunista che fa comodo a tutti: dinamiche di potere supportate da ideologie primitive continuano a interrompere l' evoluzione civile dell' Italia e porteranno lo Stato alla distruzione. Da osservare, in particolare, l' uso dell' aggettivo fatale per riconoscere l' ideologia politica pre-moderna caratterizzata da una visione magico-irrazionalistica e naturalistica della concezione del potere. 
Egregio Presidente Napolitano, la politica è anche fatalità ma soprattutto esercizio ragionevole del potere che si deve tradurre in azioni efficaci, efficienti, morali e giuste nell' interesse del bene comune!  
Il Presidente Napolitano, con questa dichiarazione, dimostra di impersonare efficaciemente la tradizione storica della spartizione del potere da parte delle formazioni politiche italiane iniziata con  il Connubio  (accordo politico del febbraio 1852 tra due schieramenti del Parlamento Subalpino, quello del Centrodestra, capeggiato da Cavour, e quello del Centrosinistra guidato da Urbano RattazziL’accordo fu ostacolato sia dal Presidente del Consiglio del Centrodestra allora in carica, massimo D Azeglio, sia dal Re di sardegna: Vittorio Emanuele II). Cavour si dovette dimettere da ministro ma il suo primo governo, che si formerà nel novembre successivo, si baserà sulle forze del "Connubio" con la giustificazione dell' attuazione di una politica liberale. 
L' ideologia della mediazione che diventa compromesso a giustificazione dell' esercizio del potere giusto, in nome esclusivo del potere e non della buona politica, continuerà poi con le forme di tolleranza al primo potere mussoliniano e sfocerà poi nel consociativismo patologico del Dopoguerra (mediazione che diventa compromesso contro i cittadini). 

Oggi noi cittadini possiamo dire che:
  • l' esperienza in senso lato dei partiti raccolti intorno all' arco costituzionale uniti dall' ideologia antifascista e dalla Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza a formare la cultura politica dell' Italia,
  • l’esperienza dei governi di unità nazionale
  • l' esperienza del compromesso storico 
  • l' esperienza dei governi di solidarietà nazionale degli anni 1976-79, 
  • l' esperienza dei governi Berlusconi e Prodi,
sono state tutte esperienze politiche inquinate da un esercizio patologico del potere tendente ad autoreplicarsi per l' esclusivo interesse personale che hanno danneggiato irremediabilmente i cittadini. 

A distruggere definitivamente la politica del  bene comune sono state le esperienze di potere su base personalistica in nome di un supposto carisma motivato proprio dalla capacità, anche canaglisca e sfrontata, di acquisire il potere stesso (Craxi)  o dalla capacità data dalla forma-denaro in una società oggettivizzata definitivamente attraverso il possesso dei media (Berlusconi).
Il Presidente Napolitano dovrebbe, perlomeno, pronunciare parole che potessero, anche solo, dare ai cittadini una speranza nel futuro politico dell' Italia.

Napolitano omaggia Silvio | Lucia Annunziata

Napolitano omaggia Silvio | Lucia Annunziata

giovedì 8 agosto 2013

Letta, approvato il decreto anti femminicidio: «Via da casa il coniuge violento» - Corriere.it

Letta, approvato il decreto anti femminicidio: «Via da casa il coniuge violento» - Corriere.it

L' ORDALIA TELEVISIVA

E' in atto l' ordalia magico-televisiva per sostituire la giurisprudenza razionale e tutti ne sono
complici: i campioni, mistici berlusconiani, che si battono al posto del sig. Berlusconi e i giornalisti spettatori. Ormai gli spettatori-elettori sono esclusi da qualunque dinamica razionale costretti ad assistere a verità magiche come provenissero da una divinità anche se sconcia. 

Dall' Enciclopedia Treccani

L’o. è un fenomeno religioso largamente diffuso nel mondo (Africa occidentale, India, antichi popoli germanici ecc.). Anche i singoli tipi di prove ordaliche, note dal Medioevo, si ritrovano presso i più diversi popoli. Tra queste le più importanti sono quelle del veleno (chi lo rigetta è innocente: Africa occidentale); dei liquidi bollenti o metalli arroventati (l’innocente subisce minori lesioni: Borneo, Africa, India); del fuoco (camminandovi sopra, l’innocente resta illeso); bilaterali (duelli, l’innocente vince: Borneo, Giappone); prove miste. L’o. spesso si combina con il giuramento che può rappresentare di per sé un’o., in quanto il giurante invoca maledizione e sanzione divina sopra di sé nel caso che giuri il falso; ma anche una prova ordalica indipendente a volte è preceduta dal giuramento e la sanzione invocata è proprio l’esito negativo dell’ordalia.
L’o. ha anche nessi con la divinazione, quale manifestazione della verità nascosta. Inquadrandosi in sistemi religiosi sia politeistici sia monoteistici, l’o. può far diretto appello a una divinità e, in questo caso, si fa precedere da una preghiera.
Oggi l' Ordalia messa in atto dai "campioni berlusconiani" è affidata ai sondaggi!

Islamiche e femministe. Il dibattito continua | inGenere

Islamiche e femministe. Il dibattito continua | inGenere

Agenti occulti della povertà - Corriere.it

Agenti occulti della povertà - Corriere.it

UN ESEMPIO DI SCUOLA DI VITTIMIZZAZIONE SECONDARIA! La tredicenne mostrava una certa esperienza sessuale… E il pedofilo è scarcerato

La tredicenne mostrava una certa esperienza sessuale… E il pedofilo è scarcerato

Ricordiamo che la Gran Bretagna non ha ancora ratificato la Convenzione di Istambul firmata in data 8/6/2012!

martedì 6 agosto 2013

Come si fabbrica l’opinione pubblica. Un inedito di Pierre Bourdieu - micromega-online - micromega

Come si fabbrica l’opinione pubblica. Un inedito di Pierre Bourdieu - micromega-online - micromega

Caffè Europa - Attualita'

Caffè Europa - Attualita'
La violenza simbolica (Pierre Bordieu)

Il professor Vittorino Andreoli: "L'Italia è un Paese malato di mente. Esibizionisti, individualisti, masochisti, fatalisti"

Il professor Vittorino Andreoli: "L'Italia è un Paese malato di mente. Esibizionisti, individualisti, masochisti, fatalisti"

Il Barone di Montesquieu e il pregiudicato Berlusconi - Domenico Valter Rizzo - Il Fatto Quotidiano

Il Barone di Montesquieu e il pregiudicato Berlusconi - Domenico Valter Rizzo - Il Fatto Quotidiano

E se la legge scrivesse: «Come una buona madre di famiglia»? | La ventisettesima ora

E se la legge scrivesse: «Come una buona madre di famiglia»? | La ventisettesima ora

E se la legge scrivesse "Come una brava persona?"

venerdì 2 agosto 2013

Su “Autorità” di Luisa Muraro | Libreria delle donne di Milano

Su “Autorità” di Luisa Muraro | Libreria delle donne di Milano


Luisa Muraro, splendida, puntuale e capace come sempre di problematizzare le criticità attuali. 

“Propongo di combattere il circolo della forza con la forza simbolica dell’autorità che, senza essere in sé buona o cattiva, è orientata in senso relazionale, ammette il consenso libero e contende al potere il terreno della scommessa politica.
Intendo la grande scommessa che riguarda la condizione umana e le esigenze più pressanti fra le quali, per un essere umano, dopo il cibo e la casa, c’è anche un minimo di giustizia e di verità”. p. 59.

Il grande errore è andare in piazza per conto di altri - Corriere della Sera

Il grande errore è andare in piazza per conto di altri - Corriere della Sera

ATTUALISSIMO! Elsa Morante: Pagina di diario - Scudit Scuola d'Italiano Roma

Elsa Morante: Pagina di diario - Scudit Scuola d'Italiano Roma

Assolutamente da leggere per tanta attualità che esprime!

lunedì 1 luglio 2013

Blog di Beppe Grillo

Blog di Beppe Grillo

www.integrazionemigranti.gov.it/esperienze-territorio/pariopportunita/Pagine/socializzazione-e-integrazione.aspx

www.integrazionemigranti.gov.it/esperienze-territorio/pariopportunita/Pagine/socializzazione-e-integrazione.aspx

Riformare il governo della sanità. Riflessioni sulla proposta del M5S - Ivan Cavicchi - Il Fatto Quotidiano

Riformare il governo della sanità. Riflessioni sulla proposta del M5S - Ivan Cavicchi - Il Fatto Quotidiano

Pochissime sindache, ma c'è qualche buon Consiglio | inGenere

Pochissime sindache, ma c'è qualche buon Consiglio | inGenere

Ha stravinto la casta - Antonio Padellaro - Il Fatto Quotidiano

Ha stravinto la casta - Antonio Padellaro - Il Fatto Quotidiano

Le falle della proposta del lavoro per i giovani - Loretta Napoleoni - Il Fatto Quotidiano

Le falle della proposta del lavoro per i giovani - Loretta Napoleoni - Il Fatto Quotidiano

martedì 11 giugno 2013

LA NUOVA DISTRUZIONE DI UMANITA' -Sanità, Letta tentato dal privato - Ivan Cavicchi - Il Fatto Quotidiano

 Sanità, Letta tentato dal privato - Ivan Cavicchi - Il Fatto Quotidiano

Ora non serve più il controllo sull' uomo attraverso la gestione ideologica della salute perchè siamo in presenza di un ritorno alla schiavitù all' interno della quale si controlla la persona ponendola consapevolmente nella povertà, quindi, a cosa serve più il S.S.N.? 
Meglio lasciarne  la gestione al privato!
Si inizia ancora a distruggere umanità, in forme inedite e... pensare che non sono passati neanche 100 anni dall' olocausto! Lorenza Cervellin 

Romanzo Quirinale, cronologia di un ridicolo falso - Silvia Truzzi - Il Fatto Quotidiano

Romanzo Quirinale, cronologia di un ridicolo falso - Silvia Truzzi - Il Fatto Quotidiano

domenica 9 giugno 2013

STORIA DELLO STATO: IL COSTITUZIONALISMO -Continuazione 26-

Premessa
Il termine 'costituzionalismo' nel linguaggio storico-politico indica la riflessione intorno ad alcuni principî giuridici che consentono a una Costituzione di assicurare nelle diverse situazioni storiche il miglior ordine politico possibile favorevole al cittadino. Questa riflessione si traduce anche nello studio del percorso intrapreso e portato a termine da uomini liberi e responsabili nella costruzione della civiltà occidentale anche attraverso peripezie fisiche e psicologiche culminate nella conquista della Costituzione. La prima Carta di cui si ha notizia è il documento MAGNA CHARTA LIBERTATUM del 1215 in cui il re Giovanni Senza Terra, fratello di Riccardo Cuor di Leone, riconosceva i diritti dei feudatari, della Chiesa, delle città inglesi e di tutti gli uomini liberi, nei confronti del sovrano d' Inghilterra. Da quel momento l' idea di una Carta finalizzata a riconoscere i diritti di libertà limitando le sovranità tiranniche attraverserà tutta la Storia d' Europa estendendo sempre di più gli obiettivi libertari fino ad accogliere anche le istanze delle masse ad iniziare, concettualmente, con la Rivoluzione francese. Storicamente, l' idea di costruire un potere favorevole ai cittadini, è sempre stata presente seppure in forme diverse: nel diritto romano e poi nel diritto medievale (civile e canonico), constitutio indicava una promulgazione, un decreto, un'ordinanza fatta dalla suprema autorità (l'imperatore, il papa, il re) all' interno di una forma di potere personale e visibile che concedeva ma poi, con l' esperienza comunale, l' uomo impara a conquistare il potere e ad agire su di esso per provare ad avere una parte per se ed ecco che dal Medioevo al periodo Moderno assistiamo al capovolgimento o al rovesciamento di significato di due termini chiave del costituzionalismo, quello di politica e quello di costituzione che sono anche i due termini chiave della transizione del potere da privato e personale a pubblico e impersonale
Per noi la Costituzione deve limitare e imbrigliare la politica per favorire la libera azione della persona; nel Medioevo la constitutio rientra nella prerogativa del re, mentre il politicum - come afferma John Fortescue in De laudibus legum Angliae - è dato dalle leggi - le ossa e i nervi del corpo politico - che limitano l'arbitrio del caput, della testa, cioè del re ma limitare il potere del re e richiamarlo all' esercizio esclusivo delle sue prerogative non era facile ed è per questo che i feudatari si conquisteranno la Magna Charta. Nel Medioevo si ignorava la parola, ma non il concetto: la definizione più usata è quella di leggi fondamentali (fundamental laws, lois fondamentales, Grundgesetze), in base al principio che dettava: lex supra regem, quia lex facit regem. Principio che l'assolutismo capovolgerà in quello che afferma: rex facit legem. La parola Costituzione assume il suo significato profondo e moderno, quello dell'insieme delle norme in base alle quali un corpo politico deve essere governato, solo in età Moderna: la troviamo usata di sfuggita da John Locke (1632-1704) nel secondo dei suoi Two treatises of government (Due trattati sul Governo), poi -nel cap. 3- concettualmente approfondita in George Savile, primo marchese di Halifax (1633-1695), e in Henry Saint-John, primo visconte di Bolingbroke (1678-1751). Un'ultima precisazione terminologica: costituzione, costituzionale, costituzionalismo sono termini che nascono assieme ed esprimono lo stesso significato, ma poi col tempo hanno preso strade differenti e questi percorsi diversi si si esprime il progressivo allontanamento del costituzionalismo, come teoria politica normativa, dalla scienza giuridica positivista.

Lorenzin alle Camere: “E’ finito il tempo del 'tutto a tutti' in sanità. Serve riforma Ssn” - Quotidiano Sanità

Lorenzin alle Camere: “E’ finito il tempo del 'tutto a tutti' in sanità. Serve riforma Ssn” - Quotidiano Sanità

venerdì 7 giugno 2013

DIRETTAMENTE DAL QUIRINALE -Notizia-

Notizia

DA AdnKronos: Roma, 31 mag.  - Accordo raggiunto tra Confindustria e sindacati per le nuove regole sulla rappresentanza. Al termine di un lungo vertice alla Foresteria di Viale dell'Astronomia, i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti e il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, hanno siglato un'intesa che arriva al termine di mesi di incontri tecnici. La stretta per l'accordo è arrivata verso la fine dell'incontro dopo che il confronto ha vissuto momenti di difficoltà. L'obiettivo dichiarato è quello di porre fine alla lunga stagione degli accordi separati.

MISURAZIONE DELLA RAPPRESENTANZA

1. Ai fini della determinazione del peso di ogni organizzazione sindacale, che determina la possibilità di sedere ai tavoli dei rinnovi contrattuali, valgono: le deleghe sindacali (trattenuta operata dal datore di lavoro su esplicito mandato del lavoratore) comunicate dal datore di lavoro all'INPS e certificate dall'Istituto medesimo; i voti raccolti da ogni singola organizzazione sindacale nell'elezione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) in carica (validità 36 mesi) 
2. Il numero degli iscritti e il voto per le RSU peseranno ognuna per il 50% (così come anche previsto nel decreto legislativo 165/01 per il pubblico impiego) 
3. Questi due dati, iscritti e voto, verranno comunicati ad un ente esterno certificatore (es: CNEL) che procederà, per ogni CCNL, a determinare il calcolo della rappresentanza di ogni organizzazione sindacale. 
4.Le RSU saranno elette con voto proporzionale ai voti ottenuti, superando così l'1/3 destinato alle Organizzazioni Sindacali firmatarie di CCNL, e vi è l'impegno a rinnovare quelle scadute nei successivi sei mesi.
VALIDITÀ ED ESIGIBILITÀ DEI CCNL Con l'accordo si stabiliscono regole che determinano le modalità con cui rendere esigibili, per entrambe le parti contraenti, il CCNL. Trattasi, per la prima volta nella storia delle relazioni sindacali nel nostro Paese, di una procedura formalizzata e condivisa da entrambe le parti.
1. Saranno ammesse al tavolo della trattativa le Organizzazioni Sindacali “pesate” con le regole sopra descritte, che superino la soglia del 5%.
2. Le modalità di presentazione delle piattaforme contrattuali è lasciata alla determinazione delle singole categorie, con l'auspicio di entrambe le parti affinché si determinino richieste unitarie.
3. n CCNL è esigibile ed efficace qualora si verifichino entrambi le seguenti due condizioni: sia sottoscritto da almeno il 50%+1 delle organizzazioni sindacali deputate a trattare; sia validato, tramite consultazione certificata, dalla maggioranza semplice dei lavoratori e delle lavoratrici, con modalità operative definite dalle categorie.La sottoscrizione formale del CCNL che abbia seguito tale procedura diviene atto vincolante per entrambe le parti.
4. I CCNL definiranno clausole e/o procedure di raffreddamento finalizzate a garantirne l'esigibilità e le relative inadempienze.

"Sono molto soddisfatto. E' un accordo storico perché dopo sessantanni c'è un'intesa che regola i rapporti con cui avere contratti nazionali pienamente esigibili". E' il leader di Confindsutria, Giorgi Squinzi a commentare così l'accordo sulle nuove regole di rappresentanza e democrazia sindacale, raggiunto tra Confindustria e sindacati. "In un momento di crisi questo è un segno tangibile della coesione tra le parti sociali per ritovare la crescita che per noi è un imperativo assoluto".
"E' un accordo storico che pone fine alla stagione dei contratti separati e che mette in trasparenza chi rappresenta chi e che assume le regole della rappresentanza e del voto per l'esigibilita' dei contratti". Così il leader Cgil, Susanna Camusso, commenta l'accordo raggiunto.
L'accordo è considerato un punto di svolta importante nella regolazione dei rapporti tra la parti e completa il quadro di regole previsto dall'accordo del 28 giugno 2011. Oltre a definire le modalità con cui misurare la rappresentanza delle organizzazioni sindacali, determina le regole con cui validare e rendere esigibili i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.

Commento: spero non sia un abbaccio mortale come quello fra PDL e PD! Lorenza Cervellin. Immagine: Klimt l' Abbraccio

Tra Napolitano e le supercazzole, un Letta è per sempre - Peter Gomez - Il Fatto Quotidiano

Tra Napolitano e le supercazzole, un Letta è per sempre - Peter Gomez - Il Fatto Quotidiano

Invece di dare la colpa agli uomini, cosa aspettiamo a capire chi siamo?

Invece di dare la colpa agli uomini, cosa aspettiamo a capire chi siamo?

mercoledì 5 giugno 2013

Dettaglio Legge Regionale - Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto

Dettaglio Legge Regionale - Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto

Sperimentazione animale. La "rivolta" dei ricercatori: "Non siamo assassini" - Quotidiano Sanità

Sperimentazione animale. La "rivolta" dei ricercatori: "Non siamo assassini" - Quotidiano Sanità

Pubblico questo post per evidenziare che nessuno ha dato degli assassini ai ricercatori ma se loro impegnassero la loro "intelligenza scientifica" per fare ricerca senza animali saremmo tutti più contenti!

E inoltre, leggendo direttamente dall' articolo:
  • "Gli animali erano tutti utilizzati per ricerche nel campo delle malattie del sistema nervoso, come autismo, Parkinson, Alzheimer, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, sindrome di Prader-Willi, dipendenza da nicotina. Malattie per le quali “vi è un disperato bisogno di cure, attualmente non disponibili”......
Vogliamo dire chiaramente che è giunto il momento in cui l' uomo si renda responsabile e autoresponsabile della propria salute senza pensare che ci sono altri esseri viventi da sacrificare? La Storia ci dice che l' uomo si sta rapidamente autodistruggendo e la distruzione più eclatante è l' ambiente insieme alla propria salute, distruzione che ha portato all' istinto di morte. Spesso le nostre malattie  sono autoprodotte, una reazione a un "ambiente" troppo ostile  a cui non sappiamo reagire con competenza fisica e psicologica, semplicemente perchè alienante e antiumano. Temo che l' animale non c' entri nulla con la dipendenza da nicotina anzi noi, dalla loro osservazione, possiamo trarre dei vantaggi: sono gli animali che conservano ancora integro l' istinto di vita e la competenza materna e noi siamo capaci solo a utilizzarli! 
Nella foto: Nerina gattina vagabonda con i suoi 5 cuccioli, partoriti, spostati, curati: una competenza materna e affettiva unica!  Lorenza Cervellin

martedì 28 maggio 2013

Modello Usa. Donne che non stirano troppo | inGenere

Modello Usa. Donne che non stirano troppo | inGenere

Passaparola - Uno, cento, mille colpi di Stato

Passaparola - Uno, cento, mille colpi di Stato: "Il colpo di Stato in realt� � avvenuto da molti molti anni, da quando i partiti, che sono delle associazioni private, hanno occupato tutto, cio� hanno occupato le istituzioni, il governo, la Presidenza delle repubblica, le regioni, i comuni, le aziende municipalizzate, il para stato, la RAI, in una certa misura anche i giornali, le terme, i conservatori, i teatri.
E quindi sono loro gli autori del colpo di Stato, anche se oggi assume caratteristiche pi� evidenti, perch� questa classe politica insidiata dal disagio sociale, dal MoVimento 5 Stelle, dall'astensione, si � compattata. Anche prima le diatribe, le lotte tra destra e sinistra erano delle finte lotte, o meglio per occupare le posizioni di potere, poi agli altri viene lasciato il sottopotere

lunedì 20 maggio 2013

Padova: i primi 25 diplomati in Politiche di Pari Opportunità

Padova: i primi 25 diplomati in Politiche di Pari Opportunità

L'Aristotele di al-Farabi rivive grazie a un'italiana | ilBo

L'Aristotele di al-Farabi rivive grazie a un'italiana | ilBo

Donne e pensioni: protagoniste dello spending review familiare, ma senza futuro

Donne e pensioni: protagoniste dello spending review familiare, ma senza futuro

La promessa sposa di 16 anni che ha saputo dire no

La promessa sposa di 16 anni che ha saputo dire no

SEMPRE A PROPOSITO DI VIOLENZA -STORIA DELLO STATO- -Continuazione 25-

Premessa


In sintesi, le scoperte archeologiche ci parlano di:
  1. un Paleolitico "pacifico" per l' uomo la cui morte derivava da malattie e stenti e la "lotta" avveniva fra gruppi in seguito alla carenza di alimentazione senza concludersi con la morte di nessuno;  
  2. un Neolitico durante il quale si sviluppa l' agricoltura intensiva con accumulazione di risorse e si struttura un sistema di potere basato sul dominio e la trasmissione del patrimonio basata sul sangue, essenzialmente come lo vediamo oggi. A questa organizzazione sociale economica e politica diventa essenziale la guerra rituale e simbolica (manifestazione di forza attraverso esposizioni di uomini armati, parate, duelli, gare) e reale con uccisione di singole persone o massacri di "nemici". Una delle prime testimonianze di una battaglia del Neolitico è la fossa comune di Talheim, territorio dell' odierna Germaia sud-occidentale, dove gli archeologi ritengono che intorno al 2.500 a.C., si sia consumato il massacro di una tribù rivale: circa 34 persone sono state legate e uccise con un colpo alla tempia sinistra ritrovamento che fa del sito archeologico di Talheim una delle prime tracce di guerra avvenuta nell' Europa neolitica.
La parola violenza deriva dal termine latino violentum, e quindi dal verbo violare, che rinvia a vis, ossia forza, prepotenza che è la stessa radice di virilità. La violenza può essere definita tradizionalmente come uso della forza per affermare un dominio e un potere attraverso la superbia e il dominio il cui atto irrimediabile è la distruzione della vita. L' uomo ha nel suo DNA cognitivo la violenza perchè questa nostra cultura occidentale si sviluppa dal Neolitico con l' accumulazione delle risorse e l' esigenza di trasmettere il patrimonio e il potere attraverso il sangue strutturandosi ideologicamente all' interno del patriarcato ateniese dove il sangue scorreva a fiumi ma era giustificato in nome della civiltà nascente e del ruolo pedagogico che  Atene si apprestava ad elaborare e proporre come modello universale al quale l' estetica della violenza, nella società dell' eroismo e della vergogna, ne era il sostrato. Cultura, civiltà, pedagogia e sangue costituiranno una commistione necessaria al potere insieme alla costruzione ideologica della violenza giusta e ingiusta in base a ciò che è bene e a ciò che è male secondo criteri relativi assunti, in determinati periodi storici, come assoluti e necessari al potere in carica! Una costante della violenza è il fatto di essere perpetrata "normalmente" in danno dei deboli motivandola con ragioni sacrificali superiori: donne, schiavi, bambini e gruppi sociali privi di protezione sui quali si abbattono il potere e il pregiudizio! Questa giustificazione della violenza garantiva anche la possibilità di negarla come tale e circoscriverla preservando la società civile dalla violenza totale anche attraverso il grande equivoco storico di Stato che definiva violenza quella derivata dall' iniziativa privata ma non quella autoritaria di Stato basata, nel periodo Moderno, su: rinchiudimenti normalizzanti, tortura, pena di morte e guerra. Dopo le esperienze del fascismo, del nazismo e dello stalinismo si è visto che il maggiore produttore di violenza è lo Stato e il cittadino, all' interno della Democrazia, ha iniziato a stabilire, nel nome della legalità e del diritto, quando la violenza sia o non sia un abuso da parte di un soggetto privato o di una Istituzione, attraverso l'opinione derivata dal sistema di valori morali elaborati dai singoli e fatti propri dalla giurisprudenza. Lo Stato interviene sempre ideologicamente sulla relatività che consente all' uomo dei margini d' iniziativa importanti a salvagurdia della propria libertà e non rinuncia mai al suo controllo e al suo ruolo di persuasore diretto ed occulto. Fino al Seicento era considerata normale la violenza esercitata e agita in nome del potere e nelle guerre ma poi questa prospettiva cambia radicalmente in occasione della riflessione alla base dello Stato Moderno, dopo la guerra dei 30 anni, quando si decide che l' uomo ha diritto ad esercitare la propria libertà al riparo della guerra di tutti contro tutti. La violenza pubblica si estrinsicherà allora all' interno dello Stato-nazione e i sui futuri cittadini contro un altro Stato-nazione al riparo delle giustificazioni patriottiche. Lo Stato Moderno sarà uno Stato paradossale nella contraddizione poiché prende forma da una ideologia antiviolenta ma agirà in modo molto violento contro l' uomo nella società sottoposto a un regime di normalizzazione e rinchiudimenti antiumani esercitando il monopolio della forza legittima giustificato da una idea pura di Stato di diritto mai realizzato compiutamente in favore dei cittadini: in questo modo, la violenza, esce dagli ambiti tradizionale ed invade la società tutta fino alle due guerre mondiali. Nello stato-nazione tutti sono chiamati al patriottismo: i soldati e anche la società civile è chiamata a mobilitarsi nel nome del futuro Stato e poi nel nome dello Stato nazione appena formato. Non è un caso che in quel periodo la violenza esce dagli schemi classici, viene occultata nella sublimazione del martirio! Lo stupro non è più stupro ma sommo sacrificio, spesso ineluttabile, in nome della Patria o della religione. Durante il Risorgimento e durante la Resistenza l' uomo ha agito in nome del Diritto alla resistenza violenta per il bene dello Stato e dell' uomo stesso e la violenza nella società è stata giustificata come sacrificio necessario.
Oggi diventa obbligo culturale riflettere sulle ragioni e le origini della violenza dell' uomo sull' uomo la quale inizia a strutturarsi ideologicamente nel passaggio dallo stato di natura alla cultura naturalizzandosi come evento connaturato ontologicamente all' essenza dell' uomo mentre invece è il frutto di una reificazione arcaica di una oggettivizzazione dell' uomo che lo ha imprigionato in una realtà "istituzionale" derivata dal potere di dominio iniziando ad allontanarlo dalla sua libera soggettività e indipendenza ontologica e lo ha reso dipendente da quello che fa e non da quello che è. 
Fin qui abbiamo visto la violenza circoscritta e la violenza legittima e diffusa ma è difficile arginare e circoscrivere la violenza se non strutturando un solidissimo sistema morale e valoriale che, invece, paradossalmente è stato distrutto aprendo alla violenza totale attuale all' interno di una contraddizione ancora più pericolosa perchè la violenza viene occultata e negata. Il dichiarazionismo ideologico poi del potere pubblico formale la condanna ma sostanzialmente continua a nutrirla e ad agirla.
Johan Galtung, studioso della violenza attraverso gli studi sulla pace, definisce la violenza come "un insulto evitabile ai bisogni umani di base": sopravvivenza, benessere, identità e libertà
Egli distingue tre forme di violenza a formare un triangolo:



  1. violenza palese diretta: è il tentativo deliberato di causare danno all'integrità fisica e psichica di una persona attraverso maltrattamento, omicidio, imprigionamento, lavoro forzato, tortura, percosse. E' la forma di violenza privata e pubblica tradizionale a fianco alla violenza della guerra circoscritta e giustificata. In Ancien regime questa forma di violenza era la più frequente mentre oggi si può considerare come eccezionale in corrispondenza dell' aumento della violenza strutturale e della scomparsa della cultura. E' vero che la violenza diretta è eccezionale ma risulta essere particolarmente grave perchè ha assunto carattere di totalità.
  2. violenza strutturale: ha a che fare con il 'normale' e quotidiano funzionamento di istituzioni e scelte politiche dalle quali origina: politiche pubbliche ed economiche diseguali sostengono la violenza strutturale. I suicidi attuali in Italia sono il risultato della violenza strutturale come anche le donne afro-americane le quali sono costrette a morire di cancro al seno con probabilità superiori alle europee-americane a causa della qualità più bassa delle cure mediche. Infatti il meccanismo 'normale' delle nostre istituzioni economiche causa un aumento significativo dei rischi di cancro, malattie cardiache, AIDS, depressione, minacce ambientali e morte prematura per i poveri. L'uso che facciamo delle automobili, per fare un terzo esempio, comporta la morte 'accettabile' di un numero impressionante di persone ogni anno.
  3. violenza culturale: comprende il razzismo, il sessismo, l'omofobia, l' incapacità di riconoscere le differenze se non nei termini di chi ha denaro e potere e chi non ne ha e    la svalutazione di culture e gruppi particolari; essa può ispirare e giustificare la violenza diretta e strutturale e può servire per spiegare la violenza totale attuale, apparentemente incomprensibile e che ha come costante, ancora una volta, il fatto di abbattersi sui deboli. La destrutturazione della cultura, il cinismo e l' oggettivizzazione delle persone ha portato a una rinnovata cultura del sopruso e della violenza legittimata dalla mancanza di riflessione critica e dall' uso imperante del ragionamento basato sullo stereotipo e sul pregiudizio. Anche la morte è stata oggettivizzata e ridotta a consumo uscendo dal campo dell' esibizione della morte eroica del martire ed entrando come divertimento  nei videogames; anche il cinema e la televisione abbondano di immagini di morte. Siamo stati capaci di costruire un paradosso ulteriore: abbiamo isolato le basi cognitive del pregiudizio ma lo abbiamo rafforzato con la destrutturazione, la volgarizzazione, l' oggettivizzazione, la banalizzazione e l' omologazione dell' uomo e della cultura. La privazione della singolare specificità e originalità umana rende anche difficile recuperare valori di verità. 
La violenza pubblica

Storicamente lo Stato ha rivendicato il monopolio della violenza legittima» secondo un suo diritto essenziale pensato per una istitizione superiore retta da uomini superiori quale dovrebbe essere lo Stato. Così non è stato o lo è stato per brevi periodi: in generale le classi politiche hanno perseguito il proprio tornaconto personale e quello di gruppi influenti. L' ideologia dello Stato Liberale e poi democratico è servita proprio alle classi dirigenti, incapaci e corrotte, da palestra per arricchimenti e interessi personali attraverso la violenza perpetrata ai danni del cittadino e dello Stato. Oggi la violenza è manifesta attraverso la riduzione in povertà e quindi in schiavitù ma negli anni recenti si è esplicata attraverso un inganno e una mistificazione molto abili resi possibili dall' omologazione indotta con i consumi. Oggi siamo in piena reazione e quindi in un periodo di violenza particolarmente efficace la cui diffusione è facilitata dal fatto che la violenza non viene riconosciuta, viene minimizzata o negata e si diffonde come una pandemia passando dal pubblico al privato ai luoghi di lavoro senza soluzione di continuità e non c' è più nessuna ideologia che ne possa giustificare la circoscrizione: la violenza è stata normalizzata e banalizzata definitivamente. Oggi noi viviamo nella convinzione di vivere in un periodo storico con poca violenza ed invece è il contrario: la violenza si è distaccata dai luoghi ortodossi in cui aveva diritto di cittadinanza in particolare nella guerra e si è riversata nelle società: luoghi di lavoro, strade e famiglie. La destrutturazione della riflessione sul male e sul bene, l' esibizione della morte come fosse una cosa normale, la distruzione del sacro e la caduta delle distanze fisiche e simboliche ci ha consegnato alla violenza la quale nella riflessione acritica vaga libera di agire indisturbata prendendo tutte le forme possibili.

Oggi la violenza più grave generatrice di violenza è:
  1. la mancanza di giustizia sociale;
  2. il disconoscimento dell' art. 3 della Costituzione;
  3. l' immobilità sociale; 
  4. la corruzione;
  5. la riduzione consapevole in povertà dei cittadini a cui è stata tolta anche la conflittualità democratica della piazza per manifestare;
  6. Il monopolio della povertà da parte della politica sui cittadini;
  7. l' attentato allo Stato, alle istituzioni e alla Costituzione da parte della politica.
Oggi si realizza ancora un paradosso infinito: chi è responsabile del cattivo governo è stato chiamato a governare e usa la piazza sottraendola a che ne ha diritto e non ha alto modo per comunicare il proprio disagio!
  • Il giorno 11 marzo 2013 i parlamentari del Pdl si erano radunati davanti al palazzo di giustizia di Milano per manifestare la propria solidarietà al loro leader Berlusconi, in quel momento ricoverato in ospedale a causa di uveite. Davanti all'opposizione della procura di Milano alla richiesta di legittimo impedimento il segretario del partito, Angelino Alfano aveva dichiarato:"Stanno tentando di eliminare per via giudiziaria Silvio Berlusconi. È uno scandalo ed io sono personalmente scandalizzato per le questioni giudiziarie".
  • Ancora il giorno 11/05/2013 il Pdl era in piazza a Brescia fra tensioni e fischi: Berlusconi: “I pm vogliono eliminarmi” Anche Alfano alla manifestazione. Alfano fa parte del “nuovo” governo Letta in carica dal 28 aprile 2013.
In conclusione: 
il Governo esercita il suo monopolio della forza impoverendo i cittadini;
  1. è incapace a preservarli dalla violenza totale;
  2. non garantisce le Pari Opportunità, la mobilità sociale e la libertà dal bisogno;
  3. distrugge la possibilità del conflitto democratico realizzabile attraverso la protesta democratica di piazza, occupando a sua volta la piazza, ultimo spazio dei cittadini attivi.
Cosa rimane all' uomo che vuole voltare le spalle al potere screditato, vuole contrastare la povertà e rinnovare la democrazia se è circondato da una cappa di violenza che lo opprime a partire dallo Stato, nel privato e sui luoghi di lavoro e nelle strade? Liberare l' uomo per permettergli l' azione personale responsabile e democratica e l' energia creatrice per rinnovare la società dovrebbe essere il primo compito di un governo progressista ma quello attuale è fortemente reazionario!
Attenzione però al fatto che la violenza riprenda forma all' interno del diritto alla violenza! Lorenza Cervellin