lunedì 18 agosto 2014

DA ESPORTATORI DI DEMOCRAZIA A ESPORTATORI DI ARMI

Premessa storica
1989: abbattimento del Muro di Berlino e inizio di una nuova ideologia ideale e irreale:
  1. globalizzazione portatrice di civiltà dall' incontro delle varie culture
  2. crollo del comunismo 
  3. fine della Guerra fredda
  4. Occidente democratico e capitalistico come universale approdo della storia del mondo. (Il “trionfo dell’Occidente” che pretendeva di concludere idealmente la storia fu tradotto dagli Usa di Clinton con il “pensiero unico” del mercato e dell’uomo consumatore (il primato assoluto dell’economia ebbe la sua traduzione tecnocratica anche nell’ Europa della moneta unica). 
Mai progetto un progetto umano evoluzionistico fu più irrazionale, più demagogico e più politicamente scorretto! Mai gruppi di potere politico agirono con così poca responsabilità e lungimiranza da abdicare all' idea del potere stesso mettendo così tanto in pericolo l' uomo, mai la ragione abdicò in modo così evidente alla sua funzione critica aprendo al pensiero unico e magico. 
1994:  la Cina entra nel WTO (World Trade Organization, organizzazione internazionale  creata allo scopo di supervisionare numerosi accordi commerciali tra gli stati membri. La fine della Guerra fredda si traduce nel trionfo del' ideologia imperilistico e neo-colonialista mercatista. L' accordo Cina e America rivela il progetto ideologico della fine della Guerra Fredda prima che i danni delle teorie totalitarie fossero definitivamente sviscerate. Da quel momento la ricerca della decodificazioni della pericolosità delle ideologie di destra e sinistra diventano marginali di fronte alle ideologie strumentali al Mercato: in fondo ora che si prepara il Regno del mercato occorre superare i concetti di destra e sinistra e la cultura de diritto:
lo stalinismo e il Maoismo non furono poi così male e neanche i partiti unici non democratici se accettano il Regno del Mercato.  Con la new economy (economia legata alla diffusione di internet, cellulari, personal computer,  prodotti informatici e digitalie con il sistema statunitense che continuava a indebitarsi per finanziare i consumi privati e la Cina che produceva per l’Occidente comprando il debito degli americani. 

Per quanto riguarda l' Italia

L' Italia ha vissuto, giustamente, demonizzando il fascismo e con il tabù del comunismo. Questo spiega, in parte, il successo magico e irrazionale di Renzi il quale, prima di studiare criticamente e definitivamente, il Comunismo, ha risolto il tabù, negandolo. 
Le ideologie economiche e le ideologie politiche post caduta del Muro sono le premesse del collasso politico economico e morale, odierno.
Per approfondire questo periodo storico è utile la lettura dei testi:
La fine della storia e l’ultimo uomo, Francis Fukuyama, (per semplificare, teorico della teoria mercatista) 1992;
Lo scontro di civiltà, Samuel Huntington, (per semplificare, teorico e critico del mercato e fautore del riconoscimento delle diverse civiltà, culture, religioni e identità), 1996.
E inoltre, la lettura di:
Communio di gennaio 2009 dove vi è contenuto un saggio di Joseph Ratzinger del 1985 che annunciava (con anni di anticipo) sia il crollo del comunismo che del capitalismo liberista. E li prevedeva provocati da uno stesso errore filosofico. Da una stessa ideologia.
Samuel Huntington polemizzò con Fukuyama criticando il “nuovo ordine mondiale”, spiegando che non esiste solo il mercato e che la storia è fatta di culture e idee radicate le  quali non si fanno spazzar via dalla religione del produrre e consumare. Huntington ammonì che quella mercatista era una “illusione di armonia destinata ben presto a rivelarsi appunto tale” portando come esempio la massima refrattarietà della cultura islamica verso l' omologazione occidentale.
11 settembre 2001: attentato alle torri gemelle. Questo attentato sarà la base ideologica per costruire l' idea più irrazionale della storia umana: l' esportazione della democrazia: l' islam è refrattario all' omologazione occidentale? Noi (americani) strumentiallizziamo Huntington e rispondiamo esportando la democrazia. In realtà l' esportazione di democrazia serviva da base per progetti omologanti e neo-colonialisti.
20 marzo 2003: invasione dell' Iraq con motivazioni strumentali:
  1. guerra umanitaria: difendere la popolazione irachena contro il tiranno, Saddam Hussein; alla base  la teoria Clinton della «Interferenza umanitaria»;
  1. guerra preventiva contro il terrorismo, Saddam fu accusato ingiustamente di avere armi di distruzione di massa e di appoggiare Osama Bin Laden e il gruppo terrorista  Al Qaeda), un movimento islamista sunnita paramilitare;
  1. guerra per esportare la democrazia.
Fautori della guerra in Iraq furono: il Presidente George Bush, il vicepresidente Cheney e il  Segretario alla Difesa Rumsfeld.
15 dicembre 2011: fine della guerra col passaggio definitivo di tutti i poteri alle autorità irachene da parte dell'esercito americano. In realtà l' Iraq, distrutto un potere, è in piena guerra civile. Attualmente in Iraq c' è un gruppo di potere formale di tipo democratico ma lo Stato è, di fatto, in mano ai "terroristi" del gruppo Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis) - feroci e intransigenti jihadisti sunniti che combattono fra Iraq e Siria i quali costituiscono una sigla separata rispetto ad al-Qaeda e fanno largo uso del web - e hanno proclamato un «califfato islamico»: il riferimento è a quel sistema di potere iniziato dopo la morte del profeta Maometto e finito circa cento anni fa con l'Impero Ottomano. 
Conclusioni
Ora stiamo vivendo di veleno, della democrazia imposta strumentalmente, a regole alterne in omaggio a una doppia morale, una ideologia che l' Occidente non vuole lasciare in favore della coerenza e della responsabilità. 
Il manicheismo occidentale ci descrive tutto diviso fra bene e male ma la realtà non è così, è più complessa e certamente la guerra non può portare la democrazia; sarebbe stato preferibile procedere con "aggiustamenti democratici" per modificare la cultura orientandola verso i diritti.

A noi dispiace pensarlo ma:
  1. in Afghanistan i talebani avevano il sostegno di gran parte della popolazione;
  2. in Iraq le regole del dopo Saddam Hussein non hanno garantito un equilibrio dei poteri tra la maggioranza sciita e la minoranza sunnita;
  3. in Libia, deposto un tiranno, non giungono segnali che portano a pensare a un nuovo regime orientato democraticamente ma il modello è sempre militare o  comunque autoritario.
17 dicembre 2010: in Tunisia inizia il movimento definito  Primavera arabaè un movimento di giovani i quali vogliono il cambiamento ma come queste richieste si possono tradurre in realtà politiche capaci di modificare un potere secolare è ancora un processo in divenire. Sono le popolazioni che devono pensare a come può cambiare un assetto sociale e politico esistente che non separa il cittadino dal credente. La Primavera araba si è estesa in Egitto, Libia, Bahrein, Yemen, Marocco, Algeria, Giordania e Siria.

Ad oggi la richiesta di cambiamento si è tradotta in guerre e ritorno ai fondamentalismi.

Quali sono le grandi criticità?
  1. In generale il concetto democratico occidentale del riconoscimento della maggioranza non è in linea con l' idea radicata di potere della cultura islamica la quale riconosce un potere superiore supportato da vari poteri tribali distribuiti nei territori;
  2. la cultura popolare rimane conservatrice e illiberale
  3. la decolonizzazione degli anni duemila ha inciso negativamente sui processi di crescita politica dei popoli alle prese con processi di identificazione multipli
  4. la contrapposizione fra l' anima scita e sunnita
Le grandi domande
Perchè l' America da salvatrice dell' Europa entra definitivamente in crisi?
Perchè l' Europa da motore della civiltà umana è diventata motore della povertà?
Di certo i gruppi di potere che hanno portato il buio non potranno portare la luce!
Dove sono gli intellettuali che possono accendere una luce diversa nella notte?
Potranno essere le donne la parte di umanità protagonista della rinascita dopo la grande esclusione?
Perchè il Liberismo unito al Liberalismo hanno fallito?
Un nuovo modello economico graduale è possibile?

Perchè in nome del mercato si è passato sopra ai sistemi morali che permettevano il vero riconoscimento del bene e del male? 

Oggi l' Occidente risponde a quello che ha provocato armando le guerre civili. A chi diamo le armi? Alla parte che noi giudichiamo buona; speriamo non dover scoprire che, in base alle nostre categorie manichee, in futuro non diventino cattivi!
Per quanto tempo ancora noi occidentali chiameremo le tenebre?


« Chiama, chiama la sorda tenebra
e la tenebra verrà », V. Šalamov, in Ricordi di I. Sirotinskaja.

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