mercoledì 2 gennaio 2013

Freud e i figli di coppie gay: il dibattitobr /tra il papà Arcobaleno e la psicoanalista

Freud e i figli di coppie gay: il dibattitobr /tra il papà Arcobaleno e la psicoanalista

Confesso di non aver letto l' editoriale di Galli della Loggia ma mi rifaccio a quanto riportato dal  post della 27ora il quale riporta la "preoccupazione educativa " di Galli della Loggia per i figli  delle coppie gay. La riflessione di Ernesto Galli della Loggia è legittima e fondata ma superabile  in quanto basata su una tradizione educativa strutturata dall' uomo che l' uomo può quindi superare. La nostra cultura si basa sulla divisione, sulla esclusione, sulla differenziazione e sulle ideologie contrapposte: un serbatoio culturale di valore sociale e politico enorme che ha segnato profondamente la vita pubblica e privata dell' uomo. Questo patrimonio non deve essere distrutto ma deve costituire il punto di partenza per una nuova proposta culturale che superi definitivamente il Principio discriminatorio di inclusione/esclusione come produttore principale di cultura e di identità.
Ricordiamo quali sono i principali meccanismi dinamici di produzione di cultura e identitari basati sull' esclusione/inclusione:
  1. la separazione in base al genere e al sesso
  2. la separazione su base magico-religiosa
Il superamento del genere è un tentativo che l' umanità deve fare se vuole creare condizioni sociali veramente umane e la psicologia deve tenerne conto! Dobbiamo ricordarci che tutte le scienze umane studiano la realtà in divenire, vera produttrice di cultura e di identità e i simboli che l' uomo produce a supporto di questa realtà e questo è il momento di produrre nuovi simboli corrispondenti a questa nuova realtà: Edipo è una categoria interpretativa di valore scientifico assoluto ma non può imprigionare l' uomo e la donna in una tirannia culturale che impedisce la formazione di mondi nuovi e limita la  complessità democratica. Diritti dunque e filosofia nuova! Accompagnati da responsabilità e riflessione, senza distruggere complessità ma poi la strada è quella dell' inclusione e del superamento del genere mettendo in campo, oltre alla sessualità di genere, i principi di solidarietà, comprensione e reciprocità. La cultura che riconosce la diversità è il valore fondante la civiltà: ci sono io e c' è un altro e questo riconoscimento dell' altro produce i processi di identificazione/alterità ma l' altro da sé è chiunque, non necessariamente un altro differenziato sessualmente. Ricordiamoci sempre che la diversità sessuale di genere, è stata costruita essenzialmente a scopo produttivo e riproduttivo. Lorenza Cervellin

Nessun commento: