
Come tutti i miti, anche questo si propone di spiegare la realtà nella sua molteplicità: in questo caso l' ambivalenza della realtà; la caverna, nel tempo, sarà considerata luogo reale e simbolico di
riparo e di salvezza e luogo reale e simbolico di estremo pericolo,
antro che precede l' accesso all' inferno e "luogo" di ignoranza.
In sintesi il mito di Trofonio si può interpretare in chiave
storico-culturale, psicologica e politica:
- per Platone, il mondo della caverna è un luogo di ignoranza, di sofferenza e di punizione, in cui le anime degli uomini sono imprigionate come in una caverna dagli dei. "Immagina di vedere degli uomini" dice Platone in Repubblica (libro VII, 514 A - B) descrivendo il famoso mito, "rinchiusi in un'abitazione sotterranea a forma di caverna, che abbia l'ingresso aperto verso, estendentesi in tutta la sua ampiezza per tutta quanta la caverna; inoltre che si trovino qui fin da fanciulli con le gambe e con il collo in catene in maniera da dover star fermi e guardare solamente davanti a sé e che dietro di loro e più lontano arda una luce di fuoco…". Tale è la situazione degli uomini nel mondo, secondo Platone: la caverna è l'immagine di questo mondo, gli uomini intravedono solo ombre delle idee, cioè mere riproduzioni di una realtà superiore. La luce indiretta che rischiara le pareti della caverna viene da un Sole invisibile, ma indica la strada che l'anima deve seguire per raggiungere il bene e il vero: "l'ascesa e la contemplazione del mondo superiore equivalgono all'elevarsi dell'anima verso il mondo intellegibile". Il simbolismo platonico ha quindi un significato non soltanto cosmico ma anche etico e morale: la caverna e il proiettarsi delle ombre rappresentano il mondo sensibile dell'apparenza, da cui l'anima deve uscire per contemplare il vero mondo delle realtà, il mondo delle Idee
- il complesso di Trofonio, che uccise il fratello per non essere riconosciuto colpevole, è il complesso delle persone che rinnegano il proprio passato per soffocare dentro di sé il senso di colpa; ma il passato inscritto nel fondo del loro essere non può essere cancellato e continua a tormentarli, sotto diverse forme (serpenti ecc.) finché non sono disposti ad accettarlo come parte integrante di se stessi. La caverna rappresenta l'esplorazione dell' io interiore, in particolare dell' io primitivo, rimosso nelle profondità dell'inconscio.
- Noi cittadini siamo stati, durante la nostra storia recente, dentro l' antro di Trofonio e il nostro prossimo passaggio alle urne si presenta come il viaggio per uscirne, un viaggio che ci può portare la salvezza o la definitiva caduta all' inferno ma che, in ogni caso, ci lascerà colpiti per tutta la vita!
Attenzione ai "serpenti" che incontreremo durante il viaggio: stanno risvegliandosi tutti, vecchi e nuovi: Montezemolo, Briatore, Samorì, Casini, Fini....
Lorenza Cervellin. Raffigurazione: Pietro Tavani, Disperazione
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