venerdì 9 novembre 2012


STORIA DELLO STATO: INFLUENZA DEL MILLENARISMO SULLA POLITICA MODERNA E CONTEMPORANEA -Continuazione 19-
Premessa
Storicamente noi viviamo, diversamente da tutti i periodi storici precedenti, nella società dell' incertezza, dell' insicurezza e della paura con la convinzione, in generale errata, di vivere nella migliore società possibile. Attualmente, in corrispondenza della crisi dello Stato e della crisi economica, ci vengono molti dubbi sul fatto che quello che abbiamo costruito sia il migliore dei mondi possibili allora è utile analizzare quali sono gli strumenti metafisici cui abbiamo attinto per arrivare a questa conclusione e se possibile continuare a costruire civiltà senza distruggere umanità come è sempre successo nella Storia.
La linearità storica verso l' evoluzione continua e progressiva è una costruzione degli uomini, una riflessione laica e positivista che attinge però a strumenti che appartengono al dominio della religione anche se noi non li sappiamo riconoscere. Il Millenarismo è una costruzione culturale religiosa, passata alla politica la cui influenza perdura ancora oggi anche se non la sappiamo riconoscere. Qual' è oggi l' utilità di riflettere sul Millenarismo? A mio parere è un obbligo perchè il millenarismo, che lo vogliamo o no, è presente e i politici attingono continuamente la loro propaganda a temi millenaristici portandoci verso l' utopia e non verso il possibile realizzabile. E' giunto il momento di fare quello che è possibile fare, quello che è giusto fare, quello che risulta ragionevole salvando tutto l' universo di senso prodotto dall' uomo.
Ci sono stati degli storici che hanno studiato le paure occidentali pervenute all' uomo dal Medioevo e dal Rinascimento, occultate dallo stato Moderno, ma presenti fino ai nostri giorni per cui diventa interessante ricercare le radici culturali che contrastano le paure. La cultura occidentale ha elaborato una costruzione politica laica ma ne siamo proprio sicuri? Siamo riusciti a realizzare una distanza reale consapevole e inconsapevole dalle strutture ideologiche provenienti dal mondo religioso? Noi non ce ne rendiamo conto ma molti temi di origine religiosa sono presenti ancora oggi nei sostrati delle idee politiche e se non vengono riconosciuti ci portano verso l' inciviltà attraverso una nuova irrazionalità magica. Se invece le sappiamo riconoscere e ne valutiamo serenamente l' importanza, all' interno di una riflessione generale che ci riconcilia con le paure invece di allontanarle, possiamo pensare di procedere verso gradi di civiltà più elevati.
Due esempi complementari di paura elementare e di soluzione elementare presenti a livello universale nella politica occidentale:
  1. i pilastri della presa di potere di Berlusconi poggiavano sulla grande paura del comunismo
  2. i pilastri del potere di Monti poggiano sull' immagine del “ruolo salvifico”

Gli storici Georges Lefebvre (nato nel 1874) e Lucien Febvre (nato nel 18789 dedicano opere scritte al senso di insicurezza e paura dei popoli europei nel periodo preindustriale ed è interessante notare che questo filone di studi prende vita nella prima metà del Novecento quando lo Stato, in seguito alle guerre mondiali, dimostra la sua inadeguatezza: lo Stato, istituzione nata e strutturata con il massimo valore non era stata in grado di preservare i sui cittadini dalla guerra e la società insicura si presentava ancora insieme ai fantasmi e alle paure che si pensavano superate proprio grazie allo Stato.
Jean Delumeau - Storico francese, nato a Nantes nel 1923, si è occupato di storia di Roma nel Rinascimento e di storia della mentalità e delle ideologie religiose, tra la fine del Medioevo e le origini del mondo moderno, con particolare attenzione al cristianesimo e alle sue prospettive nel mondo moderno rileggendo il tema delle grandi paure d' Occidente, reali e immaginate, ponendo al centro della sua analisi il tema della “crisi della coscienza europea” dei secoli presi in considerazione e l’impianto morale e teologico della religione cristiana nel mondo delle idee strutturanti la società e la politica. Come procede Delumeau? Con il modello paradigmatico. Nella religione erano presenti paure esterne alla persona legate all' orrore del peccato e all' ossessione della dannazione e queste paure vanno a permeare tutta la realtà con parole nuove fortemente suggestive ed evocative la paura che dal mondo religioso passano a indicare e suscitare pericoli esterni di qualsiasi specie quali: “timore”, ‘sbigottimento’, “terrore’, “spavento” e “sgomento”. Delumeau evidenzia elementi comuni e differenze tra le paure dei cattolici e quelle dei protestanti.
La paura e la ricerca del paradiso sulla terra sono elementi di derivazione religiosa che la cultura occidentale laica sviluppa e fa propri declinandoli in chiave sociale e politica che si tradurrà in una proposta utopica in quanto la politica ha usato e declinato questi temi, ancora oggi, in funzione esclusivamente propagandistica senza riuscire a tradurli in realtà.
Il millenarismo
Fra il Cinquecento e il Settecento giunge a termine l' ideologia dello Stato di diritto fondato sull' idea di preservare i diritti naturali dell' uomo, garantire le libertà economiche mettendo fine allo Stato di guerra. L' Inghilterra presbiteriana, formata dalla Gentry e dalla nuova borghesia commerciale e produttiva, esprime la nuova riflessione intellettuale e politica con idee che saranno la base della Costituzione americana del 1776 incentrata sull' ideologia biblico-politica della prosperità alla cui radice c' è il millenarismo.
La ricerca storica riporta alla luce lo studio delle paure e delle forme utopiche della storia occidentale, della ricerca del paradiso sulla terra attraverso l' analisi del termine Millennio. Nel termine paradiso, simbolicamente rappresentato, vengono convogliate le aspettative dell' uomo europeo il quale si proietta verso un giardino delle delizie che pensa realizzabile con una evoluzione del significato che ricostruisce la speranza di ritrovare un supposto paradiso delle origini, idea che si rivelerà utopica la quale viene però riproposta continuamente per risolvere la nostalgia del futuro nella storia d' Europa. Ancora oggi noi viviamo pensando al futuro come la realizzazione del sogno della prosperità nonostante le catastrofi.
E' interessante notare che, mentre veniva proposta la secolarizzazione basata sulla razionalità che metteva al bando la magia e la superstizione, la moderna società borghese-capitalistica alimentava le attese millenaristiche della prosperità inducendo l' uomo verso il desiderio illimitato e mai soddisfatto dei consumi: la proposta di una nuova razionalità si contraddiceva con la prassi reale.
Oggi, all' interno di questa problematizzazione storica, incentrata sul Millenarismo, proviamo a usare il termine di società post-millenaristica per vedere che non è vero ma dobbiamo interrogarci sul perchè la società dei consumi si sta disfacendo e l' uomo-consumatore-cliente teso verso la prosperità è solo l' uomo ricco in un panorama di uomini poveri che sono la maggioranza ma sono sempre avvolti e sedotti dalla propaganda millenarista.
Come si può realizzare la tensione verso il futuro dell' uomo ritornato povero dopo che la società capitalistica si è tolta la maschera e ha rivelato definitivamente la sua natura vampirizzante? Può l' uomo povero resistere ai poteri che lo vogliono ancora schiavo fidando nella politica? Ma quale politica?
Ripartiamo sempre dalla cultura
Weber ricostruisce il percorso razionale che ha dato vita al laboratorio di scienza, cultura e civiltà che culminerà con lo Stato moderno e Delumeau prende in considerazione il millennio alternativo alla ragione ripercorrendo il millenarismo occidentale che dalla religione trasferirà i sui significati alla politica laica e secolarizzata ma in chiave utopico-propagandistica. Nel 2001, a Parigi, vengono pubblicati gli atti di un convegno che si tenne a Marsiglia nel 1798 che aveva per tema: Forme del Millenarismo in Europa all' alba dei tempi moderni
Ricostruzione sociologica del Millennio
Bibbia, Isaia, Capitolo 11
11:4 ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento;
con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
11:5 Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia,
cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
11:6 Il lupo dimorerà insieme con l'agnello,
la pantera si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guiderà.
11:7 La vacca e l'orsa pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
11:8 Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide;
il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.
11:9 Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la saggezza del Signore riempirà il paese
come le acque ricoprono il mare.

Isaia toglie la paura e descrive un mondo pacificato anche con la rivoluzione: Isaia, 33
  • Ecco, il Signore, l' eterno degli eserciti stroncherà i rami con terribile violenza; i più alti saranno tagliati, i più altezzosi saranno abbassati.
Vecchio Testamento, Libro di Daniele
Il re Nabucodosor sogna la distruzione di una statua composta da quattro metalli e Daniele interpreta questo sogno come la fine dei quattro imperi che aprirà all' avvento del Regno di Dio che avrà caratteristiche perpetue, non sarà mai distrutto e il cui popolo non subirà dominazioni. Daniele 2:44
Il tema del millenarismo si trasferisce dall' Antico testamento alla cultura cristiana e lo ritroviamo nel libro "L'Apocalisse", scritto dall'apostolo Giovanni in cui viene descritta la fine del mondo in modo molto realistico. San Giovanni presenta l'Apocalisse come una catastrofe enorme causata dalla mancanza di giustizia sulla terra la quale da origine al peccato e annuncia il ritorno di Gesù sulla terra. La cosa importante da ricordare é che l'Apocalisse di San Giovanni termina in modo positivo con l' incatenamento del drago: nel capitolo XX, un angelo mandato da Dio, scenderà sul mondo e imprigionerà il Diavolo per 1.000 anni. Così, dopo aver salvato l'umanità, Gesù ritorna in una nuova Terra. L'Apocalisse presenta due combattimenti escatologici, intervallati dal regno dei mille anni e durante questi intervalli gli uomini devono combattere contro il male costruendo le società giuste e prospere per tutti, anche con la guerra finalizzata a riportare la pace.
Nell' Apocalisse di Giovanni ci sono presenti i due grandi temi universali che concernono la vita dell' uomo:
  1. il tema della giustizia
  2. Il tema della consolazione dell' uomo
Tema della giustizia
Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano reso.
E gridarono a gran voce:
Fino a quando, Sovrano,
tu che sei santo e veritiero,
non farai giustizia
e non vendicherai il nostro sangue
contro gli abitanti della terra?.
Tema della consolazione dell' uomo
Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.
Non avranno più fame né avranno più sete,
non li colpirà il sole né arsura alcuna,
perché l’Agnello, che sta in mezzo al trono,
sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi.
L' Idea della prosperità e della stabilità, della necessità di lottare contro la malvagità e gli arricchimenti ingiusti, la necessità della giustizia sociale come diritto per tutti gli uomini, viene ripresa con forza all' interno del rinnovamento intellettuale del Cinquecento che unisce istanze equalitarie di origine religiosa e aspettative di giustizia sociale che si riverseranno nella riflessione politica laica.
Il millenarismo è presente negli scritti di Tertulliano, nato a Cartagine nel 155 circa d.C. scrittore romano,e apologeta cristiano, fra i più celebri del suo tempo e in Lattanzio (Africa250 circa – Gallie327 e da Agostino d' Ippona (Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430).
I testi profetici dei sibillini cristiani cosa proponevano?
Nel giro di mille anni sopraggiungerà un imperatore cristiano, sovrano degli ultimi giorni il quale unirà la terra abitata riportando la pace poi deporrà una corona sul Golgota. Dopo la deposizione della corona affronterà le ultime battaglie portate dall' Anticristo.
Da questa ideologia viene posta in primo piano la duplice discussione sul potere di Gerusalemme, in mano all' Islam e l' esigenza di liberarla/conquistarla. La discussione sul potere che si aprirà intorno a Gerusalemme porterà alla più ampia discussione sul potere giusto che finirà per la messa in discussione di tutti i poteri autoritari considerati ingiusti e da abbattere anche con legittimazioni profondamente spirituali.
Gioacchino da Fiore
Nel XII secolo i tema del Millennio verrà rinnovato da Gioacchino da Fiore, Celico, ca. 1130 – Pietrafitta, 30 marzo 1202, abateteologo e scrittore italiano il quale influenzerà tutta la riflessione filosofica a venire soprattutto la riflessione scientifica con forti condizionamenti sulla riflessione politica. Da Fiore individua tre età della storia umana, percorso verso l' età della grazia:
  • Età del Padre: corrispondente alle narrazioni dell'Antico Testamento, estesa nel tempo che va da Adamo ad Ozia, re di Giuda (784-746);
  • Età del Figlio: rappresentata dal Vangelo e compresa dall'avvento di Gesù, estesa nel tempo che va da Ozia fino al 1260;
  • Età dello Spirito Santo: estesa nel tempo che va dal 1260 fino alla fine del "millennio sabbatico", ovvero quel periodo in cui l'umanità attraverso una vita vissuta in un clima di purezza e libertà avrebbe goduto di una maggiore grazia.
E' utile dire che il Millenarismo propone tensioni ideali finalizzate comunque a risolvere il problema del potere reale coniugando aspettative escatologiche di origine religiosa, all' interno del potere spirituale con le aspettative di una vita dignitosa di origine laica all' interno del potere temporale.
Dopo Gioacchino da Fiore tutta la riflessione politica e scientifica laica individuerà nella scienza e nella elaborazione dello stato Moderno gli strumenti per portare l' uomo verso l' età della grazia, della prosperità, della libertà e della giustizia, dell' intelligenza spirituale e di una nuova tensione che accompagnerà l' uomo europeo risolvendo temporaneamente la nostalgia e la paura del futuro.
Nel Seicento la costruzione della prosperità e l' idea della giustizia diventa la parola d' ordine intorno alla quale gli intellettuali elaborano e strutturano la nuova idea di Stato.
Il tema del Millennio risale i secoli fino al Rinascimento e avrà influenze importanti nel protestantesimo ascetico e nella nuova etica calvinista favorevole all' arricchimento come percorso naturale ma senza ostentazione della ricchezza. L' esperienza di potere di Calvino, nel 1541 a Ginevra, è fortemente condizionato dalla grazia ricevuta da Cristo, e, il concetto della grazia la quale consente una esperienza di potere giusta e naturale è di chiara derivazione millenaristica. Il Millennio si traduce in una ideologia politica che deve portare la giustizia attraverso l' idea dell' abbondanza accessibile a tutti una grande teoria di rinnovamento della terra che si baserà sulla realizzazione dei problemi materiali. Il Millenarismo influenza tutti i movimenti di rinnovamento sociale e politico che porterà alla modernità: movimenti equalitari ma anche movimenti non equalitari. Al millenarismo si ispireranno le conquiste portoghesi attraverso due direttrici: il Sebastianesimo, una ideologia che trova ispirazione e legittimazione in quanto ricerca di poteri che realizzano la V età di Daniele da parte di re Sebastiano morto combattendo contro i Mori e l' utopia gesuitica. Antonio Veira (1608-1697) coltiverà un progetto finalizzato a trasformare Lisbona in un impero di Cristo sulla terra con il re del Portogallo arbitro del potere: una ideologia imperiale per unire tutte le nazioni riportate a Cristo sotto il potere imperiale. Vieira poi sarà processato e inquisito dalla chiesa perchè il suo progetto di potere non coinvolgeva il papa e il Millenarismo diventa anche una eresia religiosa ma non perderà la sua fascinazione. In generale tutta la conquista portoghese sarà attraversata dalla giustificazione utopica del Millenarismo che si traduce in conquista, spesso in distruzione per poi costruire società ideali. I gesuiti penseranno di realizzarla nell' esperienza utopica di potere delle Repubbliche gesuitiche del Sudamerica con il popolo Guaranì.
Il Millenarismo si diffonderà in America centro-meridionale, dopo il 1524, nella variante gioachimita, soprattutto in Messico, dove si diffonderà anche Erasmo da Rotterdam ed entrambe le ideologie influenzeranno le grandi rivoluzioni americane del Settecento-Ottocento. I conquistadores spagnoli e i francescani gioachimiti pensavano di realizzare l' età d' oro della chiesa primitiva lontano dalla pervertita e viziosa Europa realizzando il sogno della Chiesa delle origini con l' aiuto degli indiani poveri e semplici. L' esperienza di Diego de Landa, Cifuentes12 novembre 1524 – Mérida29 aprile 1579, frate francescano e vescovo cattolico spagnolo dello Yucatán, uno studioso della cultura Maya, nei suoi scritti ci parla di questo progetto e della relativa delusione. Il modello millenarista nella variante gioachimita accompagna i puritani europei nelle nuove colonie del Nordamerica: puritani e francescani gioachimiti, sognano, in America del Nord, una società libera dalla Bestia biblica rappresentata come il dragone attraverso una nuova età d' oro della chiesa primitiva e la librazione dalla Bestia.
La fondazione delle prime colonie Nordamericane avviene in seguito alle prime migrazioni europee avvenute dopo la frattura interna alla Chiesa Anglicana, votata verso la secolarizzazione, rifiutata da gruppi di puritani battisti che continuano a sognare la società pura e giusta, realizzabile nella prosperitas, concetto razionalmente portato dal capitalismo, riprendendo anche l' ideologia di Antonio Vieira: puritanesimo religioso e sistema economico capitalistico, come giustificazione razionale per raggiungere la società giusta, armonica, prospera e libera dalla Bestia, sono i presupposti culturali dei futuri stati Uniti d' America.
Per i puritani la Bestia rappresenta il male in tutte le sue forme ma il male non coincide più solo con il peccato classico ma soprattutto il peccato di chi si oppone al progetto millenaristico, compresa la Chiesa di Roma considerata corrotta e incapace di realizzare il progetto millenaristico.
Come viene interpretato il Millennio nel periodo di approdo dei primi coloni del Nordamerica fino alla Dichiarazione d' indipendenza del 1776?
Jonathan Edwards, East Windsor 1703, Princeton 1758, filosofo, teologo calvinista e pastore evangelico statunitense, parla di “grande risveglio” della storia umana realizzato nelle colonie americane in cui l' idea biblica di chiara matrice religiosa diventa ideologia politica e cultura pregnante: la Dichiarazione è un intreccio ideologico, ormai definitivo, di biblio-politica.
L' Europa corrotta e politicamente incapace ha ucciso Dio per cui non può più esserne figlia ma lo è diventata l' America, terra dove si realizzerà il tempo della pace, della prosperità, della grazia e della gloria, nel sogno di Daniele.
Dopo la Dichiarazione, il figlio di Edwards, Timothy Dwiht, riprende la tradizione culturale biblica che trasforma, metaforicamente, isoldati dlle guerre d' indipendenza americane, negli ebrei della “conquista di Canaan” in lotta per fondare una nuova società costitutiva del V impero di Daniele. Il figlio compie la laicizzazione dell' idea millenaristica con la trasposizione di concetti di derivazione religiosa in campo sociale politico: pace , giustizia e libertà saranno ideali che influenzeranno l' Ottocento, attraendosi reciprocamente, attraverso elites nobili, elites borghesi e massonerie, dall' Europa agli Stati Uniti e viceversa.
La Dichiarazione americana è una unione di ideologia politica e tradizione biblica: Isaia, Daniele e poi l' Apocalisse di Giovanni, Giacchino da Fiore a cui si aggiungono le utopie di Tommaso Moro e Tommaso Campanella, e ancora Antonio Vieira e gli Edwards con il sostrato scientifico proveniente da Leibnitz (Lipsia 1646.
Purezza, capitalismo, politica e scienza formeranno il sostrato culturale alla base degli Stati Uniti d' America e dello Stato Moderno dell' Europa protestante nelle forme del luterananesimo e soprattutto dl calvinismo.
In questo breve percorso dedicato al millenarismo occorre citare Joseph Priestley, 1733-1804, scienziato americano nel campo dell' elettricità ed esattamente della diffusione delle scariche elettriche il quale, essendo anche teologo, nega il dogma della Trinità e nella sua riflessione emerge la nostalgia del futuro, tipica del Millennio. Aderisce alla Rivoluzione francese e scrive una Lettera agli ebrei ispirata dal' Apocalisse e da Daniele con l' obiettivo di une tutte le religioni, superando il papato e la contrapposizione con l' impero turco.
Ricordiamo che aspettative millenaristiche erano presenti in Dante e nel suo “principe” pensato, sempre utopisticamente, in grado di risolvere il nodo del potere.
Alla fine del 1400 Carlo VIII scende in Italia con l' idea di raggiungere Gerusalemme
Cristoforo Colombo scrive ai sovrani spagnoli basando le sue argomentazioni sulla conquista di Gerusalemme
Così scriveva Thomas Műntzer, Confutazione ben fondata, 1524
  • Guarda, i signori e i prìncipi sono l'origine di ogni usura, d'ogni ladrocinio e rapina; essi si appropriano di tutte le creature: dei pesci dell'acqua, degli uccelli dell'aria, degli alberi della terra (Isaia 5, 8). E poi fanno divulgare tra i poveri il comandamento di Dio: "Non rubare". Ma questo non vale per loro. Riducono in miseria tutti gli uomini, pelano e scorticano contadini e artigiani e ogni essere vivente (Michea, 3, 2-4); ma per costoro, alla più piccola mancanza, c'è la forca.
Oliver Cromwell, 1599 – 1658, costruttore della moderna Inghilterra trovava giustificazioni millenaristiche nel muovere contro una monarchia ingiusta
Elenco di studiosi in cui è presente lo studio del Millenarismo:
Tommaso Campanella, 1568 – 1639, filosofoteologopoeta e frate domenicano italiano.
Jules Michelet, 1798 – 1874, storico francese e attento studioso delle fonti archivistiche il quale scrisse una Storia di Francia in 19 volumi, monumentale opera scritta in più di 30 anni di tempo incentrata sull'idea della progressiva affermazione della libertà nel sistema istituzionale francese.
Georg Wilhelm Friedrich Hegel Stoccarda, 27 agosto 1770 – Berlino, 14 novembre 1831, filosofo tedesco, considerato il rappresentante più significativo dell'idealismo tedesco.
Isidore Auguste Marie François Xavier Comte, 19 January 1798 – 5 September 1857, uno dei fondatori della disciplina, della sociologia e della dottrina del positivismo. Egli può essere considerato come il primo filosofo della scienza nel senso moderno del termine ma con un sostrato di contenuti millenaristici.
    Marc Léopold Benjamin Bloch, Lione6 luglio 1886 – Lione16 giugno 1944, storico francese.
    Ernst Nolte, Witten11 gennaio 1923, storico e filosofo tedesco Attualmente è professore emerito di storia contemporanea alla Freie Universität di Berlino.
Tradizione profetica del capitalismo
Un aspetto importante del Millenarismo è presente nella tradizione profetica capitalistica storicamente rintracciabile nella filosofia della famiglia Fugger.
La famiglia dei Fugger fu, tra il 1500 e il 1550, la famiglia più ricca d'Europa. La base della loro ricchezza era costituita dal commercio e dalla proprietà di banche che permise loro di avere un potere economico senza eguali. Abitavano ad Augusta (Augsburg da Augusto), in territorio bavarese, insieme a Treviri, una delle città più antiche di quella che oggi è la Germania. I Fugger dominavano tutti i settori dell'economia, di guerra e di pace, dell'epoca e possedevano un potere politico che nessun gruppo industriale ha mai avuto, né prima né dopo. I Fugger decidevano quando si faceva la guerra e quando si concludeva la pace e dall' impiego dei loro soldi dipendeva chi poteva essere eletto imperatore, insomma il denaro consentiva loro di essere arbitri della politica europea e i loro prestiti o la negazione dei prestiti decideva della mobilità o immobilità degli eserciti. Furono loro a finanziare la "Guardia Svizzera", l'esercito privato del Papa. Per mezzo secolo i Fugger furono i veri imperatori nascosti dell'Europa. Forse solo i Medici di Firenze possedevano una simile ricchezza, anche se questi non raggiunsero mai la predominanza che i Fugger ebbero sul commercio e sulla finanza internazionale dell'epoca. Quale capitalismo espressero i Fugger? Un capitalismo cieco, cinico, amorale, materialistico distruttore del bene comune e orientato solo al profitto, come siamo abituati nella nostra Italia? No!
Jacop Fugger si chiese se era lecito guadagnare senza nessun vincolo esterno e risponde dando una giustificazione all' accumulo della ricchezza autorispondendosi che è lecito guadagnare al di là dei limiti morali imposti perchè esiste l' eroismo commerciale ma accompagnato da virtù. Weber a fine Ottocento parlerà di ethos del capitalismo.
L' idea dell' eroismo economico-commerciale confluirà poi nella riflesione concettuale dottrinaria e nell' azione di Benjamin Franklin, Boston, 1706-Filadelfia, 1790, scienziato e uomo politico statunitense, genio del pensiero, perfetto rappresentante dell' intellettualismo illuministico e illuminato. Fu giornalista, pubblicista, autore, tipografo, diplomatico, attivista, inventore, scienziato e politico, modello e incarnazione del self-made man in quanto intellettuale autodidatta, agì con pragmatismo guadagnandosi il titolo di "Primo Americano" per la sua infaticabile campagna per l'unità delle tredici colonie originarie, impegno che lo porto a far parte dei Padri Fondatori degli Stati Uniti grazie anche all' impegno da protagonista nella Rivoluzione americana. Gli intellettuali come Franklyn agivano a tutto tondo in campo scientifico e filosofico perseguendo fini che appartenevano al Millenarismo con la giustificazione del progresso e della prosperità. Aderì anche alla massoneria dopo l'“incontro” particolarmente felice con la conoscenza del filosofo Leibniz. Contribuì sia alla creazione della prima biblioteca pubblica americana che del primo dipartimento di vigili del fuoco volontari della Pennsylvania.
Franklyn intervenne intellettualmente in campo politico dando apporti determinanti al programma repubblicano secondo il pensiero economico liberista e auspicò l'opportunità di una Banca Nazionale d'America.
Come scienziato diede contributi importanti allo studio dell'elettricità e fu un appassionato di meteorologia arrivando a inventare il parafulmine e ideare l' ora legale. Inventò le lenti bifocali, l'armonica a bicchiere e un modello di stufa-caminetto noto nel mondo anglosassone come stufa Franklin. Per la sua notorietà e multiforme attività, gli viene attribuita l'invenzione di diversi altri dispositivi che in realtà semplicemente utilizzò, portandoli alla pubblica attenzione, o migliorò, come l'odometro.
In conclusione: fu una figura fondamentale nella definizione dell'ethos americano come fusione di valori pragmatici (quali il duro lavoro e l'importanza dell'educazione e della parsimonia) e democratici (lo spirito comunitario e l'opposizione all'autoritarismo, sia politico che religioso), nello spirito razionale e tollerante dell'Illuminismo. Secondo le parole dello storico Henry Steele Commager, "In Franklin poterono fondersi le virtù del Puritanesimo senza i suoi difetti e la luce dell'Illuminismo senza il suo ardore eccessivo." Walter Isaacson definisce Franklin, "il più dotato americano della sua era e colui che più influenzò il tipo di società che gli Stati Uniti sarebbero diventati."
Fugger e Frankin delineano quello che poi Weber definirà ethos capitalistico cioè le virtù che devono accompagnare il denaro:
moderazione
non ostentazione
modestia
equilibrio
utilità generale
diligenza
sobrietà
Noi italiani non dobbiamo mai dimenticare che la magnificenza è una parola chiave che la tradizione italiana trasposta dal campo della natura alla società. In Italia la magnificenza, con significati sociali e politici si esprime attraverso il consumo vistoso e l' esibizione del lusso per cui questo aspetto apparente è profondamente introiettato e incorporato nel nostro agire quotidiano perchè ormai è andato a far parte integrante di quegli aspetti della personalità che servono a confermare sè stessi, la propria immagine e il potere che si riesce a esprimere sia nel privato che in pubblico. Berlusconi è riuscito a raggiungere il potere grazie anche all' esibizione del potere economico e a una strategica magnificenza e munificenza caritatevole. Questo è quanto di più lontano possa esserci dall' l' ideologia dei Fugger e di Calvino dalla quale l' esibizione del lusso è assente mentre per "noi" è stato ed è un problema economico, politico e sociale. La Repubblica di Venezia, conosceva molto bene il pericolo del lusso esibito per l' assetto repubblicano a tal punto da studiare delle leggi per limitarlo. (La più antica legge suntuaria veneziana venne eseguita il 2 maggio 1299)
Un altro concetto, già presente in Tommaso Moro, viene sviluppato da Weber e Bloch, riprendendo dalla tradizione epicurea e i Seneca: il piacere; il piacere del guadagno viene inserito fra i piacere “materiali” sublimati in rapporto alla società, mai come mero possesso individuale, ma elemento motore di una società in progresso. A questo punto Condorcet parla chiaramente di bisogni collettivi e il piacere individuale, per essere piacere, deve ssere condiviso con la collettività e l' organizzazione economica deve guardare alla famiglia e alla società avendo come obiettivo il bene e il cibo per tutti, da Tommaso Moro e Campanella ci arriva l' ideazione della organizzazione sanitaria e il rispetto per la natura in funzione della prosperità delle terre. Si può tracciare un percorso che parte da Leon Battista Alberti a Moro i quali auspicano il benessere all' interno dell' organizzazione culturale e scientifica della società ma sempre all' interno di riflessioni che presuppongono il benessere della collettività e la società nel suo insieme, mai viene pensato il benessere esclusivamente individuale come valore fondante una comunità civile.
L' America del Seicento, l' America dei Padri fondatori si propone come la terra della prosperità e dell' armonia e in Calvino la prosperità diventa e si trasforma nella grazia del Signore ma sempre con significati morali di ace e libertà.
Concetti di derivazione millenaristica ci accompagnano ancora oggi e vanno a contrastare il cinismo e il materialismo individualistico dei singoli e dei mercati ormai accecati dall' arricchimento egoistico che spazza via l' uomo come fosse un granello di polvere e non il prodotto di una scintilla divina.
Contenuti chiaramente millenaristici sono presenti nel discorso del Presidente americano Barack Obama il quale insiste nel voler delineare una nazione di famiglie tese verso il progresso, la pace, la giustizia e la prosperità; nel discorso dopo le elezioni che lo hanno visto vincitore, i temi millenaristici ci sono tutti:
  • ...Crediamo in un'America generosa, in un'America che ha compassione, in un'America tollerante, aperta ai sogni della figlia di un immigrato che studia nelle nostre scuole e crede nella nostra bandiera. A un giovane delle zone più povere di Chicago che vede una vita al di là dell'angolo della sua strada. Al figlio di un operaio del Nord Carolina che vuole diventare un dottore o uno scienziato, un ingegnere o un imprenditore, un diplomatico o persino un presidente. Questo è il futuro che vogliamo. Questa la visione condivisa. Ecco verso cosa dobbiamo andare - avanti. Ecco cosa dobbiamo fare....
E ancora ecco la nostalgia del futuro:
  • ...Credo che possiamo afferrare il futuro insieme perché non siamo divisi come suggerisce la nostra poltica. Non siamo cinici come credono i nostri esperti. Siamo più grandi della somma delle nostre ambizioni individuali, e rimaniamo più di una manciata di stati blu e rossi. Siamo e saremo per sempre gli Stati Uniti d'America.
  • E con il vostro aiuto e la grazia di Dio continueremo il nostro percorso e ricorderemo al mondo perché viviamo nella nazione più grande del mondo.
  • Grazie, America. Dio ti benedica. Dio benedica questi Stati Uniti.
    A rappresentare questo post: I quattro cavalieri dell' apocalisse, Albecht Durer



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