STORIA
DELLO STATO: INFLUENZA DEL MILLENARISMO SULLA POLITICA MODERNA E
CONTEMPORANEA -Continuazione 19-
Premessa
Storicamente
noi
viviamo, diversamente da tutti i periodi storici precedenti, nella
società
dell' incertezza, dell' insicurezza e della paura
con la convinzione, in generale errata, di vivere nella migliore
società possibile. Attualmente, in corrispondenza della crisi dello
Stato e della crisi economica, ci vengono molti dubbi sul fatto che
quello che abbiamo costruito sia il migliore dei mondi possibili
allora è utile analizzare quali sono gli strumenti metafisici cui
abbiamo attinto per arrivare a questa conclusione e se
possibile continuare a costruire civiltà senza distruggere umanità
come è sempre successo nella Storia.
La
linearità storica verso l' evoluzione continua e progressiva è una
costruzione degli uomini, una riflessione laica e positivista che
attinge però a strumenti che appartengono al dominio della religione
anche se noi non li sappiamo riconoscere. Il
Millenarismo
è una costruzione culturale religiosa, passata alla politica la cui
influenza perdura ancora oggi anche se non la sappiamo riconoscere.
Qual' è oggi l' utilità di riflettere sul Millenarismo? A mio
parere è un obbligo perchè il millenarismo, che lo vogliamo o no, è
presente e i politici attingono continuamente la loro propaganda a
temi millenaristici portandoci verso l' utopia e non verso il
possibile realizzabile. E' giunto il momento di fare quello che è
possibile fare, quello che è giusto fare, quello che risulta
ragionevole salvando tutto l' universo di senso prodotto dall' uomo.
Ci
sono stati degli storici che hanno studiato le paure occidentali
pervenute all' uomo dal Medioevo e dal Rinascimento, occultate dallo
stato Moderno, ma presenti fino ai nostri giorni per cui diventa
interessante ricercare le radici culturali che contrastano le paure.
La
cultura occidentale ha elaborato una costruzione politica laica ma ne
siamo proprio sicuri? Siamo riusciti a realizzare una distanza reale
consapevole e inconsapevole dalle strutture ideologiche provenienti
dal mondo religioso? Noi non ce ne rendiamo conto ma molti temi di
origine religiosa sono presenti ancora oggi nei sostrati delle idee
politiche e se non vengono riconosciuti ci portano verso l' inciviltà
attraverso una nuova irrazionalità magica.
Se invece le sappiamo riconoscere e ne valutiamo serenamente l'
importanza, all' interno di una riflessione generale che ci
riconcilia con le paure invece di allontanarle, possiamo pensare di
procedere verso gradi di civiltà più elevati.
Due
esempi complementari di paura elementare e di soluzione elementare
presenti a livello universale nella politica occidentale:
- i pilastri della presa di potere di Berlusconi poggiavano sulla grande paura del comunismo
- i pilastri del potere di Monti poggiano sull' immagine del “ruolo salvifico”
Gli
storici Georges
Lefebvre (nato
nel 1874) e Lucien
Febvre
(nato nel 18789 dedicano opere scritte al senso di insicurezza e
paura dei popoli europei nel
periodo preindustriale
ed è interessante notare che questo filone di studi prende vita
nella prima metà del Novecento quando lo Stato, in seguito alle
guerre mondiali, dimostra la sua inadeguatezza: lo Stato,
istituzione nata e strutturata con il massimo valore non era stata in
grado di preservare i sui cittadini dalla guerra e la società
insicura si presentava ancora insieme ai fantasmi e alle paure che si
pensavano superate proprio grazie allo Stato.
Jean
Delumeau
- Storico francese, nato a Nantes nel
1923,
si è occupato di storia di Roma nel
Rinascimento e di storia della mentalità e delle ideologie
religiose, tra la fine del Medioevo e le origini del mondo moderno,
con particolare attenzione al cristianesimo e alle sue prospettive
nel mondo moderno rileggendo
il tema delle grandi paure d' Occidente, reali e immaginate, ponendo
al centro della sua analisi il tema della “crisi
della coscienza europea”
dei secoli presi in considerazione e l’impianto morale e teologico
della religione cristiana nel mondo delle idee strutturanti la
società e la politica. Come procede Delumeau? Con il modello
paradigmatico. Nella religione erano presenti paure esterne alla
persona legate all' orrore
del peccato
e all' ossessione
della dannazione e
queste paure
vanno
a permeare tutta la realtà con parole nuove fortemente suggestive ed
evocative la paura che dal mondo religioso passano a indicare e
suscitare pericoli esterni di qualsiasi specie quali: “timore”,
‘sbigottimento’, “terrore’, “spavento” e “sgomento”.
Delumeau evidenzia elementi comuni e differenze tra le paure dei
cattolici e quelle dei protestanti.
La
paura e la ricerca del paradiso sulla terra sono elementi di
derivazione religiosa che la cultura occidentale laica sviluppa e fa
propri declinandoli in chiave sociale e politica che si tradurrà in
una proposta utopica in quanto la politica ha usato e declinato
questi temi, ancora oggi, in funzione esclusivamente propagandistica
senza riuscire a tradurli in realtà.
Il
millenarismo
Fra
il Cinquecento e il Settecento giunge a termine l' ideologia dello
Stato di diritto fondato sull' idea di preservare i diritti naturali
dell' uomo, garantire le libertà economiche mettendo fine allo Stato
di guerra. L' Inghilterra presbiteriana, formata dalla Gentry e dalla
nuova borghesia commerciale e produttiva, esprime la nuova
riflessione intellettuale e politica con idee che saranno la base
della Costituzione americana del 1776 incentrata sull' ideologia
biblico-politica della prosperità
alla cui radice c' è il millenarismo.
La
ricerca storica riporta alla luce lo studio delle paure e delle forme
utopiche della storia occidentale, della ricerca del paradiso sulla
terra attraverso l' analisi del termine Millennio.
Nel termine paradiso, simbolicamente rappresentato, vengono
convogliate le aspettative dell' uomo europeo il quale si proietta
verso un giardino delle delizie che pensa realizzabile con una
evoluzione del significato che ricostruisce la speranza di ritrovare
un supposto paradiso delle origini, idea che si rivelerà utopica la
quale viene però riproposta continuamente per risolvere
la nostalgia del futuro nella storia d' Europa. Ancora
oggi noi viviamo pensando al futuro come la realizzazione del sogno
della prosperità nonostante le catastrofi.
E'
interessante notare che, mentre veniva proposta la secolarizzazione
basata sulla razionalità che metteva al bando la magia e la
superstizione, la moderna società borghese-capitalistica alimentava
le
attese millenaristiche della prosperità inducendo l' uomo verso il
desiderio illimitato e mai soddisfatto dei consumi: la proposta di
una nuova razionalità si contraddiceva con la prassi reale.
Oggi,
all' interno di questa problematizzazione storica, incentrata sul
Millenarismo, proviamo a usare il termine di società
post-millenaristica per vedere che non è vero ma dobbiamo
interrogarci sul perchè la società dei consumi si sta disfacendo e
l' uomo-consumatore-cliente teso verso la prosperità è solo l' uomo
ricco in un panorama di uomini poveri che sono la maggioranza ma sono
sempre avvolti e sedotti dalla propaganda millenarista.
Come
si può realizzare la tensione verso il futuro dell' uomo ritornato
povero dopo che la società capitalistica si è tolta la maschera e
ha rivelato definitivamente la sua natura vampirizzante? Può l' uomo
povero resistere ai poteri che lo vogliono ancora schiavo fidando
nella politica? Ma quale politica?
Ripartiamo
sempre dalla cultura
Weber
ricostruisce il percorso razionale che ha dato vita al laboratorio di
scienza, cultura e civiltà che culminerà con lo Stato moderno e
Delumeau prende in considerazione il millennio alternativo alla
ragione ripercorrendo il millenarismo occidentale che dalla religione
trasferirà i sui significati alla politica laica e secolarizzata ma
in chiave utopico-propagandistica. Nel 2001, a Parigi, vengono
pubblicati gli atti di un convegno che si tenne a Marsiglia nel 1798
che aveva per tema: Forme
del
Millenarismo
in Europa all' alba dei tempi moderni
Ricostruzione
sociologica del Millennio
Bibbia,
Isaia, Capitolo 11
11:4 ma
giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento;
con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
11:5 Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia,
cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
11:6 Il lupo dimorerà insieme con l'agnello,
la pantera si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guiderà.
11:7 La vacca e l'orsa pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
11:8 Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide;
il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.
11:9 Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la saggezza del Signore riempirà il paese
come le acque ricoprono il mare.
e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento;
con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
11:5 Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia,
cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
11:6 Il lupo dimorerà insieme con l'agnello,
la pantera si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guiderà.
11:7 La vacca e l'orsa pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
11:8 Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide;
il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.
11:9 Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la saggezza del Signore riempirà il paese
come le acque ricoprono il mare.
Isaia toglie la paura e descrive un mondo pacificato anche con la rivoluzione: Isaia, 33
- Ecco, il Signore, l' eterno degli eserciti stroncherà i rami con terribile violenza; i più alti saranno tagliati, i più altezzosi saranno abbassati.
Vecchio
Testamento,
Libro di Daniele
Il
re Nabucodosor sogna la distruzione di una statua composta da quattro
metalli e Daniele interpreta questo sogno come la fine dei quattro
imperi che aprirà all' avvento del Regno di Dio che avrà
caratteristiche perpetue, non sarà mai distrutto e il cui popolo non
subirà dominazioni. Daniele 2:44
Il
tema del millenarismo si trasferisce dall' Antico testamento alla
cultura cristiana e lo ritroviamo nel libro "L'Apocalisse",
scritto dall'apostolo Giovanni in cui viene descritta la fine del
mondo in modo molto realistico. San
Giovanni presenta
l'Apocalisse come
una catastrofe enorme causata dalla mancanza di giustizia sulla terra
la quale da origine al peccato e annuncia il ritorno di Gesù sulla
terra. La cosa importante da ricordare é che l'Apocalisse
di San Giovanni termina
in modo positivo con l' incatenamento del drago: nel capitolo XX, un
angelo mandato da Dio, scenderà sul mondo e imprigionerà il Diavolo
per 1.000 anni. Così, dopo aver salvato l'umanità, Gesù ritorna in
una nuova Terra. L'Apocalisse presenta
due combattimenti escatologici, intervallati dal regno dei mille anni
e durante questi intervalli gli uomini devono combattere contro il
male costruendo le società giuste e prospere per tutti, anche con la
guerra finalizzata a riportare la pace.
Nell'
Apocalisse di Giovanni ci sono presenti i due grandi temi universali
che concernono la vita dell' uomo:
- il tema della giustizia
- Il tema della consolazione dell' uomo
Tema
della giustizia
Quando
l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime
di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della
testimonianza che gli avevano reso.
E
gridarono a gran voce:
Fino
a quando, Sovrano,
tu
che sei santo e veritiero,
non
farai giustizia
e
non vendicherai il nostro sangue
contro
gli abitanti della terra?.
Tema
della consolazione dell' uomo
Uno
degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono
vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi:
«Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla
grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole
candide nel sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono
di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui
che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.
Non
avranno più fame né avranno più sete,
non
li colpirà il sole né arsura alcuna,
perché
l’Agnello, che sta in mezzo al trono,
sarà
il loro pastore
e
li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E
Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi.
L'
Idea della prosperità e della stabilità, della necessità di
lottare contro la malvagità e gli arricchimenti ingiusti, la
necessità della giustizia sociale come diritto per tutti gli uomini,
viene ripresa con forza all' interno del rinnovamento intellettuale
del Cinquecento che unisce istanze equalitarie di origine religiosa e
aspettative di giustizia sociale che si riverseranno nella
riflessione politica laica.
Il
millenarismo è presente negli scritti di
Tertulliano, nato
a Cartagine nel 155 circa d.C. scrittore romano,e
apologeta cristiano,
fra i più celebri del suo tempo e in Lattanzio
(Africa, 250 circa
– Gallie, 327 e
da Agostino
d' Ippona
(Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430).
I
testi profetici dei sibillini cristiani cosa proponevano?
Nel
giro di mille anni sopraggiungerà un imperatore cristiano, sovrano
degli ultimi giorni il quale unirà la terra abitata riportando la
pace poi deporrà una corona sul Golgota. Dopo la deposizione della
corona affronterà le ultime battaglie portate dall' Anticristo.
Da
questa ideologia viene posta in primo piano la duplice discussione
sul potere di Gerusalemme, in mano all' Islam e l' esigenza di
liberarla/conquistarla. La discussione sul potere che si aprirà
intorno a Gerusalemme porterà alla più ampia discussione sul potere
giusto che finirà per la messa in discussione di tutti i poteri
autoritari considerati ingiusti e da abbattere anche con
legittimazioni profondamente spirituali.
Gioacchino
da Fiore
Nel
XII secolo i tema del Millennio verrà rinnovato da Gioacchino
da Fiore,
Celico,
ca. 1130 – Pietrafitta, 30
marzo 1202,
abate, teologo e scrittore italiano
il quale influenzerà tutta la riflessione filosofica a venire
soprattutto la riflessione scientifica con forti condizionamenti
sulla riflessione politica. Da Fiore individua tre
età della storia umana,
percorso verso l' età
della grazia:
- Età del Padre: corrispondente alle narrazioni dell'Antico Testamento, estesa nel tempo che va da Adamo ad Ozia, re di Giuda (784-746);
- Età dello Spirito Santo: estesa nel tempo che va dal 1260 fino alla fine del "millennio sabbatico", ovvero quel periodo in cui l'umanità attraverso una vita vissuta in un clima di purezza e libertà avrebbe goduto di una maggiore grazia.
E'
utile dire che il Millenarismo propone tensioni ideali finalizzate
comunque a risolvere il problema del potere reale coniugando
aspettative escatologiche di origine religiosa, all' interno del
potere spirituale con le aspettative di una vita dignitosa di origine
laica all' interno del potere temporale.
Dopo
Gioacchino da Fiore tutta la riflessione politica e scientifica laica
individuerà nella scienza e nella elaborazione dello stato Moderno
gli strumenti per portare l' uomo verso l' età della grazia, della
prosperità, della libertà e della giustizia, dell' intelligenza
spirituale e di una nuova tensione che accompagnerà l' uomo europeo
risolvendo temporaneamente la nostalgia e la paura del futuro.
Nel
Seicento
la costruzione della prosperità e l' idea della giustizia diventa la
parola d' ordine intorno alla quale gli intellettuali elaborano e
strutturano la nuova idea di Stato.
Il
tema del Millennio risale i secoli fino al Rinascimento e avrà
influenze importanti nel protestantesimo
ascetico
e nella nuova etica
calvinista
favorevole all' arricchimento come percorso naturale ma senza
ostentazione della ricchezza. L' esperienza di potere di Calvino,
nel 1541 a Ginevra, è fortemente condizionato dalla grazia ricevuta
da Cristo, e, il concetto della grazia la quale consente una
esperienza di potere giusta e naturale è di chiara derivazione
millenaristica. Il Millennio si traduce in una ideologia politica che
deve portare la giustizia attraverso l' idea dell' abbondanza
accessibile a tutti una grande teoria di rinnovamento della terra che
si baserà sulla realizzazione dei problemi materiali. Il
Millenarismo influenza tutti i movimenti di rinnovamento sociale e
politico che porterà alla modernità: movimenti equalitari ma anche
movimenti non equalitari. Al millenarismo si ispireranno le conquiste
portoghesi attraverso due direttrici: il Sebastianesimo, una
ideologia che trova ispirazione e legittimazione in quanto ricerca di
poteri che realizzano la V
età di Daniele da
parte di re Sebastiano morto combattendo contro i Mori e l' utopia
gesuitica. Antonio
Veira
(1608-1697) coltiverà un progetto finalizzato a trasformare Lisbona
in un impero di Cristo sulla terra con il re del Portogallo arbitro
del potere: una ideologia imperiale per unire tutte le nazioni
riportate a Cristo sotto il potere imperiale. Vieira poi sarà
processato e inquisito dalla chiesa perchè il suo progetto di potere
non coinvolgeva il papa e il Millenarismo diventa anche una eresia
religiosa ma non perderà la sua fascinazione. In generale tutta la
conquista portoghese sarà attraversata dalla giustificazione utopica
del Millenarismo che si traduce in conquista, spesso in distruzione
per poi costruire società ideali. I gesuiti penseranno di
realizzarla nell' esperienza utopica di potere delle Repubbliche
gesuitiche del Sudamerica con il popolo Guaranì.
Il
Millenarismo si diffonderà in America centro-meridionale, dopo il
1524, nella variante gioachimita,
soprattutto in Messico, dove si diffonderà anche Erasmo
da Rotterdam
ed entrambe le ideologie influenzeranno le grandi rivoluzioni
americane del Settecento-Ottocento. I conquistadores spagnoli e i
francescani gioachimiti pensavano di realizzare l' età d' oro della
chiesa primitiva lontano dalla pervertita e viziosa Europa
realizzando il sogno della Chiesa delle origini con l' aiuto degli
indiani poveri e semplici. L' esperienza di Diego
de Landa,
Cifuentes, 12
novembre 1524 – Mérida, 29
aprile 1579,
frate francescano e vescovo
cattolico spagnolo dello
Yucatán,
uno studioso della cultura Maya,
nei suoi scritti ci parla di questo progetto e della relativa
delusione. Il modello millenarista nella variante gioachimita
accompagna i puritani europei nelle nuove colonie del Nordamerica:
puritani e francescani gioachimiti, sognano, in America del Nord, una
società
libera dalla Bestia biblica
rappresentata come il dragone attraverso una nuova età
d' oro
della chiesa primitiva e la librazione dalla Bestia.
La
fondazione delle prime colonie Nordamericane avviene in seguito alle
prime migrazioni europee avvenute dopo la frattura interna alla
Chiesa Anglicana, votata verso la secolarizzazione, rifiutata da
gruppi di puritani battisti che continuano a sognare la società pura
e giusta, realizzabile nella prosperitas, concetto razionalmente
portato dal capitalismo, riprendendo anche l' ideologia di Antonio
Vieira: puritanesimo
religioso e sistema economico capitalistico, come giustificazione
razionale per raggiungere la società giusta, armonica, prospera e
libera dalla Bestia, sono i presupposti culturali dei futuri stati
Uniti d' America.
Per
i puritani la Bestia rappresenta il male in tutte le sue forme ma il
male non coincide più solo con il peccato classico ma soprattutto il
peccato di chi si oppone al progetto millenaristico, compresa la
Chiesa di Roma considerata corrotta e incapace di realizzare il
progetto millenaristico.
Come
viene interpretato il Millennio nel periodo di approdo dei primi
coloni del Nordamerica fino alla Dichiarazione d' indipendenza del
1776?
Jonathan
Edwards, East
Windsor 1703, Princeton 1758, filosofo, teologo calvinista e pastore
evangelico statunitense,
parla di “grande
risveglio”
della storia umana realizzato nelle colonie americane in cui l' idea
biblica di chiara matrice religiosa diventa ideologia politica e
cultura pregnante: la Dichiarazione è un intreccio ideologico, ormai
definitivo, di biblio-politica.
L'
Europa corrotta e politicamente incapace ha ucciso Dio per cui non
può più esserne figlia ma lo è diventata l' America, terra dove si
realizzerà il tempo della pace, della prosperità, della grazia e
della gloria, nel sogno di Daniele.
Dopo
la Dichiarazione, il figlio di Edwards, Timothy
Dwiht,
riprende la tradizione culturale biblica che trasforma,
metaforicamente, isoldati dlle guerre d' indipendenza americane,
negli ebrei della “conquista di Canaan” in lotta per fondare una
nuova società costitutiva del V impero di Daniele. Il figlio compie
la laicizzazione dell' idea millenaristica con la trasposizione di
concetti di derivazione religiosa in campo sociale politico: pace ,
giustizia e libertà saranno ideali che influenzeranno l' Ottocento,
attraendosi reciprocamente, attraverso elites nobili, elites borghesi
e massonerie, dall' Europa agli Stati Uniti e viceversa.
La
Dichiarazione americana è una unione di ideologia politica e
tradizione biblica: Isaia, Daniele e poi l' Apocalisse di Giovanni,
Giacchino da Fiore a cui si aggiungono le utopie di Tommaso Moro e
Tommaso Campanella, e ancora Antonio Vieira e gli Edwards con il
sostrato scientifico proveniente da Leibnitz (Lipsia 1646.
Purezza,
capitalismo, politica e scienza formeranno il sostrato culturale alla
base degli Stati Uniti d' America e dello Stato Moderno dell' Europa
protestante nelle forme del luterananesimo e soprattutto dl
calvinismo.
In
questo breve percorso dedicato al millenarismo occorre citare Joseph
Priestley,
1733-1804, scienziato americano nel campo dell' elettricità ed
esattamente della diffusione delle scariche elettriche il quale,
essendo anche teologo, nega il dogma della Trinità e nella sua
riflessione emerge la nostalgia del futuro, tipica del Millennio.
Aderisce alla Rivoluzione francese e scrive una Lettera
agli ebrei ispirata dal' Apocalisse e da Daniele con l' obiettivo di
une tutte le religioni, superando il papato e la contrapposizione con
l' impero turco.
Ricordiamo
che aspettative millenaristiche erano presenti in Dante
e nel suo “principe” pensato, sempre utopisticamente, in grado di
risolvere il nodo del potere.
Alla
fine del 1400 Carlo
VIII
scende in Italia con l' idea di raggiungere Gerusalemme
Cristoforo
Colombo
scrive ai sovrani spagnoli basando le sue argomentazioni sulla
conquista di Gerusalemme
Così
scriveva Thomas
Műntzer,
Confutazione
ben fondata,
1524
- Guarda, i signori e i prìncipi sono l'origine di ogni usura, d'ogni ladrocinio e rapina; essi si appropriano di tutte le creature: dei pesci dell'acqua, degli uccelli dell'aria, degli alberi della terra (Isaia 5, 8). E poi fanno divulgare tra i poveri il comandamento di Dio: "Non rubare". Ma questo non vale per loro. Riducono in miseria tutti gli uomini, pelano e scorticano contadini e artigiani e ogni essere vivente (Michea, 3, 2-4); ma per costoro, alla più piccola mancanza, c'è la forca.
Oliver Cromwell,
1599
– 1658, costruttore della moderna Inghilterra trovava
giustificazioni millenaristiche nel muovere contro una monarchia
ingiusta
Elenco
di studiosi in cui è presente lo studio del Millenarismo:
Jules
Michelet, 1798
– 1874, storico francese
e
attento studioso delle fonti archivistiche il quale scrisse
una Storia
di Francia in
19 volumi, monumentale opera scritta in più di 30 anni di tempo
incentrata sull'idea della progressiva affermazione della libertà
nel sistema istituzionale francese.
Georg
Wilhelm Friedrich Hegel
Stoccarda,
27 agosto 1770 – Berlino, 14 novembre 1831, filosofo tedesco,
considerato il rappresentante più significativo dell'idealismo
tedesco.
Isidore
Auguste Marie François Xavier Comte,
19
January 1798 – 5 September 1857, uno dei fondatori della
disciplina, della sociologia e della dottrina del positivismo. Egli
può essere considerato come il primo filosofo
della scienza nel
senso moderno del termine ma con un sostrato di contenuti
millenaristici.
Ernst
Nolte,
Witten, 11
gennaio 1923,
storico e filosofo tedesco
Attualmente è professore emerito di storia contemporanea
alla Freie
Universität di Berlino.
Tradizione
profetica del capitalismo
Un
aspetto importante del Millenarismo è presente nella tradizione
profetica capitalistica storicamente rintracciabile nella filosofia
della famiglia Fugger.
La
famiglia dei Fugger fu, tra il 1500 e il 1550, la famiglia più ricca
d'Europa. La base della loro ricchezza era costituita dal commercio e
dalla proprietà di banche che permise loro di avere un potere
economico senza eguali. Abitavano ad Augusta (Augsburg da Augusto),
in territorio bavarese, insieme a Treviri, una delle città più
antiche di quella che oggi è la Germania. I Fugger dominavano tutti
i settori dell'economia, di guerra e di pace, dell'epoca e
possedevano un potere politico che nessun gruppo industriale ha mai
avuto, né prima né dopo. I Fugger decidevano quando si faceva la
guerra e quando si concludeva la pace e dall' impiego dei loro soldi
dipendeva chi poteva essere eletto imperatore, insomma il denaro
consentiva loro di essere arbitri della politica europea e i loro
prestiti o la negazione dei prestiti decideva della mobilità o
immobilità degli eserciti. Furono loro a finanziare la "Guardia
Svizzera", l'esercito privato del Papa. Per mezzo secolo i
Fugger furono i veri imperatori nascosti dell'Europa. Forse solo i
Medici
di Firenze possedevano una simile ricchezza, anche se questi non
raggiunsero mai la predominanza che i Fugger ebbero sul commercio e
sulla finanza internazionale dell'epoca. Quale capitalismo espressero
i Fugger? Un capitalismo cieco, cinico, amorale, materialistico
distruttore del bene comune e orientato solo al profitto, come siamo
abituati nella nostra Italia? No!
Jacop
Fugger si chiese se era lecito guadagnare senza nessun vincolo
esterno e risponde dando una giustificazione all' accumulo della
ricchezza autorispondendosi che è lecito guadagnare al di là dei
limiti morali imposti perchè esiste l' eroismo
commerciale ma accompagnato da virtù. Weber a fine Ottocento parlerà
di ethos del capitalismo.
L'
idea
dell'
eroismo economico-commerciale confluirà poi nella riflesione
concettuale dottrinaria e nell' azione di Benjamin
Franklin, Boston,
1706-Filadelfia, 1790, scienziato e uomo politico statunitense, genio
del pensiero, perfetto rappresentante dell' intellettualismo
illuministico e illuminato. Fu giornalista, pubblicista, autore,
tipografo, diplomatico, attivista, inventore, scienziato e politico,
modello e incarnazione del self-made
man in
quanto intellettuale autodidatta, agì con pragmatismo guadagnandosi
il titolo di "Primo
Americano"
per la sua infaticabile campagna per l'unità delle tredici colonie originarie,
impegno che lo porto a far parte dei Padri Fondatori degli Stati
Uniti grazie anche all' impegno da protagonista nella Rivoluzione
americana.
Gli intellettuali come Franklyn agivano a tutto tondo in campo
scientifico e filosofico perseguendo fini che appartenevano al
Millenarismo con la giustificazione del progresso e della prosperità.
Aderì
anche alla massoneria dopo l'“incontro” particolarmente felice
con la conoscenza del filosofo Leibniz.
Contribuì sia alla creazione della prima biblioteca pubblica
americana che del primo dipartimento di vigili del fuoco volontari
della Pennsylvania.
Franklyn
intervenne intellettualmente in campo politico dando apporti
determinanti al programma repubblicano secondo il pensiero economico
liberista e auspicò l'opportunità
di una Banca Nazionale d'America.
Come
scienziato diede contributi importanti allo studio dell'elettricità e
fu un appassionato di meteorologia arrivando
a inventare il parafulmine
e ideare l' ora legale. Inventò
le lenti bifocali, l'armonica
a
bicchiere e
un modello di stufa-caminetto noto nel mondo anglosassone come stufa
Franklin. Per
la sua notorietà e multiforme attività, gli viene attribuita
l'invenzione di diversi altri dispositivi che in realtà
semplicemente utilizzò, portandoli alla pubblica attenzione, o
migliorò, come l'odometro.
In
conclusione:
fu
una figura fondamentale nella definizione dell'ethos americano
come fusione di valori pragmatici (quali il duro lavoro e
l'importanza dell'educazione e della parsimonia) e democratici (lo
spirito comunitario e l'opposizione
all'autoritarismo, sia politico che religioso), nello spirito
razionale e tollerante dell'Illuminismo.
Secondo le parole dello storico Henry
Steele Commager,
"In Franklin poterono fondersi le virtù del Puritanesimo senza
i suoi difetti e la luce dell'Illuminismo senza il suo ardore
eccessivo." Walter Isaacson definisce Franklin, "il
più dotato americano della sua era e colui che più influenzò il
tipo di società che gli Stati Uniti sarebbero diventati."
Fugger
e Frankin delineano quello che poi Weber definirà ethos
capitalistico cioè le virtù che devono accompagnare il denaro:
moderazione
non
ostentazione
modestia
equilibrio
utilità
generale
diligenza
sobrietà
Noi italiani non dobbiamo mai dimenticare che la magnificenza è una parola chiave che la tradizione italiana trasposta dal campo della natura alla società. In Italia la magnificenza, con significati sociali e politici si esprime attraverso il consumo vistoso e l' esibizione del lusso per cui questo aspetto apparente è profondamente introiettato e incorporato nel nostro agire quotidiano perchè ormai è andato a far parte integrante di quegli aspetti della personalità che servono a confermare sè stessi, la propria immagine e il potere che si riesce a esprimere sia nel privato che in pubblico. Berlusconi è riuscito a raggiungere il potere grazie anche all' esibizione del potere economico e a una strategica magnificenza e munificenza caritatevole. Questo è quanto di più lontano possa esserci dall' l' ideologia dei Fugger e di Calvino dalla quale l' esibizione del lusso è assente mentre per "noi" è stato ed è un problema economico, politico e sociale. La Repubblica di Venezia, conosceva molto bene il pericolo del lusso esibito per l' assetto repubblicano a tal punto da studiare delle leggi per limitarlo. (La più antica legge suntuaria veneziana venne eseguita il 2 maggio 1299)
Noi italiani non dobbiamo mai dimenticare che la magnificenza è una parola chiave che la tradizione italiana trasposta dal campo della natura alla società. In Italia la magnificenza, con significati sociali e politici si esprime attraverso il consumo vistoso e l' esibizione del lusso per cui questo aspetto apparente è profondamente introiettato e incorporato nel nostro agire quotidiano perchè ormai è andato a far parte integrante di quegli aspetti della personalità che servono a confermare sè stessi, la propria immagine e il potere che si riesce a esprimere sia nel privato che in pubblico. Berlusconi è riuscito a raggiungere il potere grazie anche all' esibizione del potere economico e a una strategica magnificenza e munificenza caritatevole. Questo è quanto di più lontano possa esserci dall' l' ideologia dei Fugger e di Calvino dalla quale l' esibizione del lusso è assente mentre per "noi" è stato ed è un problema economico, politico e sociale. La Repubblica di Venezia, conosceva molto bene il pericolo del lusso esibito per l' assetto repubblicano a tal punto da studiare delle leggi per limitarlo. (La più antica legge suntuaria veneziana venne eseguita il 2 maggio 1299)
Un
altro concetto, già presente in Tommaso Moro, viene sviluppato da
Weber e Bloch, riprendendo dalla tradizione epicurea e i Seneca: il
piacere;
il piacere del guadagno viene inserito fra i piacere “materiali”
sublimati in rapporto alla società, mai come mero possesso
individuale, ma elemento motore di una società in progresso. A
questo punto Condorcet parla chiaramente di bisogni collettivi e il
piacere individuale, per essere piacere, deve ssere condiviso con la
collettività e l' organizzazione economica deve guardare alla
famiglia e alla società avendo come obiettivo il bene e il cibo per
tutti, da Tommaso Moro e Campanella ci arriva l' ideazione della
organizzazione sanitaria e il rispetto per la natura in funzione
della prosperità delle terre. Si
può tracciare un percorso che parte da Leon Battista Alberti a Moro
i quali auspicano il benessere all' interno dell' organizzazione
culturale e scientifica della società ma sempre all' interno di
riflessioni che presuppongono il benessere della collettività e la
società nel suo insieme, mai viene pensato il benessere
esclusivamente individuale come valore fondante una comunità civile.
L'
America del Seicento, l' America dei Padri fondatori si propone come
la terra della prosperità e dell' armonia e in Calvino la prosperità
diventa e si trasforma nella grazia del Signore ma sempre con
significati morali di ace e libertà.
Concetti
di derivazione millenaristica ci accompagnano ancora oggi e vanno a
contrastare il cinismo e il materialismo individualistico dei singoli
e dei mercati ormai accecati dall' arricchimento egoistico che spazza
via l' uomo come fosse un granello di polvere e non il prodotto di
una scintilla divina.
Contenuti
chiaramente millenaristici sono presenti nel discorso del Presidente
americano Barack
Obama
il quale insiste nel voler delineare una nazione di famiglie tese
verso il progresso, la pace, la giustizia e la prosperità; nel
discorso dopo le elezioni che lo hanno visto vincitore, i temi
millenaristici ci sono tutti:
- ...Crediamo in un'America generosa, in un'America che ha compassione, in un'America tollerante, aperta ai sogni della figlia di un immigrato che studia nelle nostre scuole e crede nella nostra bandiera. A un giovane delle zone più povere di Chicago che vede una vita al di là dell'angolo della sua strada. Al figlio di un operaio del Nord Carolina che vuole diventare un dottore o uno scienziato, un ingegnere o un imprenditore, un diplomatico o persino un presidente. Questo è il futuro che vogliamo. Questa la visione condivisa. Ecco verso cosa dobbiamo andare - avanti. Ecco cosa dobbiamo fare....
E
ancora ecco la nostalgia del futuro:
- ...Credo che possiamo afferrare il futuro insieme perché non siamo divisi come suggerisce la nostra poltica. Non siamo cinici come credono i nostri esperti. Siamo più grandi della somma delle nostre ambizioni individuali, e rimaniamo più di una manciata di stati blu e rossi. Siamo e saremo per sempre gli Stati Uniti d'America.
- E con il vostro aiuto e la grazia di Dio continueremo il nostro percorso e ricorderemo al mondo perché viviamo nella nazione più grande del mondo.
- Grazie, America. Dio ti benedica. Dio benedica questi Stati Uniti.
A rappresentare questo post: I quattro cavalieri dell' apocalisse, Albecht Durer
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