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Storie di uomini, boschi e lupi. Il ritorno dei grandi predatori | ilBo
DANIZA, ARCHETIPO E REALTA': Nel pensiero dello psichiatra e psicologo svizzero C. G. Jung (1875-1961), l' archetipo è una immagine primordiale contenuta nell’inconscio collettivo, la quale riunisce le esperienze della specie umana e della vita animale che la precedette, costituendo gli elementi simbolici delle favole, delle leggende e dei sogni.
Noi umani non vogliamo accettare una realtà che vede le nostre origini comuni a uomini e animali, impegnati entrambi per una evoluzione che ci porta in questo periodo storico nel quale noi, umani, pensiamo di aver preso il sopravvento. Questa idea di dominio e di superbia, alla fine, danneggerà noi irreparabilmente.
A Daniza e a tutte le femmine rimaste come depositarie della maternità
Storie di uomini, boschi e lupi. Il ritorno dei grandi predatori | ilBo
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martedì 26 agosto 2014
OGGI L' EPICA E' DONNA, NON SOLO DIVINA: La forza della Divina,non conoscere i suoi limiti | La ventisettesima ora
La forza della Divina,non conoscere i suoi limiti | La ventisettesima ora
Posto l' articolo del blog La ventisettesima ora dedicato a Federica Pellegrini, a mio avviso, l' interprete attuale e universale dell' Epica sportiva! Una donna forte, coraggiosa e dalla forte soggettività femminile tale da farle permettere di interpretare lo sport con la consapevolezza del suo proprio valore senza indulgere a modelli virilizzanti. Forza Federica e grazie!
Lorenza Cervellin
domenica 24 agosto 2014
sabato 23 agosto 2014
mercoledì 20 agosto 2014
martedì 19 agosto 2014
lunedì 18 agosto 2014
DA ESPORTATORI DI DEMOCRAZIA A ESPORTATORI DI ARMI
Premessa storica
1989: abbattimento del Muro di Berlino e inizio di una nuova ideologia ideale e irreale:
- globalizzazione portatrice di civiltà dall' incontro delle varie culture
- crollo del comunismo
- fine della Guerra fredda
- Occidente democratico e capitalistico come universale approdo della storia del mondo. (Il “trionfo dell’Occidente” che pretendeva di concludere idealmente la storia fu tradotto dagli Usa di Clinton con il “pensiero unico” del mercato e dell’uomo consumatore (il primato assoluto dell’economia ebbe la sua traduzione tecnocratica anche nell’ Europa della moneta unica).
Mai progetto un progetto umano evoluzionistico fu più irrazionale, più demagogico e più politicamente scorretto! Mai gruppi di potere politico agirono con così poca responsabilità e lungimiranza da abdicare all' idea del potere stesso mettendo così tanto in pericolo l' uomo, mai la ragione abdicò in modo così evidente alla sua funzione critica aprendo al pensiero unico e magico.
1994: la Cina entra nel WTO (World Trade Organization, organizzazione internazionale creata allo scopo di supervisionare numerosi accordi commerciali tra gli stati membri. La fine della Guerra fredda si traduce nel trionfo del' ideologia imperilistico e neo-colonialista mercatista. L' accordo Cina e America rivela il progetto ideologico della fine della Guerra Fredda prima che i danni delle teorie totalitarie fossero definitivamente sviscerate. Da quel momento la ricerca della decodificazioni della pericolosità delle ideologie di destra e sinistra diventano marginali di fronte alle ideologie strumentali al Mercato: in fondo ora che si prepara il Regno del mercato occorre superare i concetti di destra e sinistra e la cultura de diritto:
lo stalinismo e il Maoismo non furono poi così male e neanche i partiti unici non democratici se accettano il Regno del Mercato. Con la new economy (economia legata alla diffusione di internet, cellulari, personal computer, prodotti informatici e digitali) e con il sistema statunitense che continuava a indebitarsi per finanziare i consumi privati e la Cina che produceva per l’Occidente comprando il debito degli americani.
Per quanto riguarda l' Italia
L' Italia ha vissuto, giustamente, demonizzando il fascismo e con il tabù del comunismo. Questo spiega, in parte, il successo magico e irrazionale di Renzi il quale, prima di studiare criticamente e definitivamente, il Comunismo, ha risolto il tabù, negandolo.
lo stalinismo e il Maoismo non furono poi così male e neanche i partiti unici non democratici se accettano il Regno del Mercato. Con la new economy (economia legata alla diffusione di internet, cellulari, personal computer, prodotti informatici e digitali) e con il sistema statunitense che continuava a indebitarsi per finanziare i consumi privati e la Cina che produceva per l’Occidente comprando il debito degli americani.
Per quanto riguarda l' Italia
L' Italia ha vissuto, giustamente, demonizzando il fascismo e con il tabù del comunismo. Questo spiega, in parte, il successo magico e irrazionale di Renzi il quale, prima di studiare criticamente e definitivamente, il Comunismo, ha risolto il tabù, negandolo.
Le ideologie economiche e le ideologie politiche post caduta del Muro sono le premesse del collasso politico economico e morale, odierno.
domenica 17 agosto 2014
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mercoledì 23 luglio 2014
LETTERA APERTA AL DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITA' DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Riflessioni sulle criticità evidenti nella realizzazione delle Pari
Opportunità e sul ruolo del Dipartimento per le Pari opportunità
Premessa
generale
Buon
giorno,
sono
Lorenza Cervellin, per formazione universitaria, Esperto di Pari
Opportunità e sento il bisogno di scrivere perchè, mai come in
questo momento, nella sostanza, nella realtà e nella pratica, le
Pari Opportunità sono così, ampiamente, disattese.
Visito
quasi quotidianamente il sito del Dipartimento per le Pari
Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri con la
speranza di trovare una traccia che segnali la consapevolezza della
tragedia sociale esistente in Italia, data dall' impoverimento dei
cittadini e dalla mancanza di lavoro e, magari, leggere qualche
comunicato, vedere promossa una discussione pubblica o avviati
progetti per promuovere definitivamente le Pari opportunità, ma così
non è.
La
riflessione che propongo è motivata dalla lettura che ho fatto in
questi giorni del bando per la Selezione
comparativa PON GAS FSE 2017-2013 -Obiettivi Convergenza- per il
conferimento di 4 incarichi,
scadenza 4 agosto 2014, e ho visto che sono incarichi destinati,
ancora una volta, a non incidere sulla prevenzione universale delle
discriminazioni e dei comportamenti anti-paritari ma continua a
essere presa in considerazione la criticità specifica basata sul
genere quando ormai, il genere, da solo non è più una categoria
interpretativa della vera emergenza presente oggi, incentrata sulla
violazione continua delle Pari opportunità, che interessa tutti i
cittadini in tutti i campi.
Attualmente
la “questione storica di genere” relativa alle condizioni sul
lavoro si interseca:
- alla più ampia e universale questione della condizione comune a uomini e donne dei lavoratori poveri;
- alla più ampia e universale questione della mancata volontà di risolvere le criticità della cura;
- alla più ampia e universale questione delle necessità di avviare un dibattito pubblico sulle politiche pubbliche che, anziché estendere i diritti e risolvere la segregazione nella povertà dei disoccupati storici, procede impoverendone di nuovi e in numero sempre maggiore.
Oggi
Se non si collega la criticità di genere alle criticità generali
non si risolverà mai la “questione storica di genere” e questi
incarichi avranno sempre la caratteristica di essere autoreferenziali
e circolari cioè senza esiti nella realtà.
A
cosa servono le banche dati distaccate da politiche culturali di
prevenzione?
Cosa
sono le Pari Opportunità?
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