mercoledì 5 febbraio 2014

M5S è il 'nuovo fascismo'? Non diciamo bischerate, dai - Il Fatto Quotidiano

M5S è il 'nuovo fascismo'? Non diciamo bischerate, dai - Il Fatto Quotidiano

Concordo su quanto scritto in questo post e aggiungo:

Benito Mussolini ebbe l' incarico, dal re Vittorio Emanuele III, di formare il nuovo governo nel 1922, dopo avere tenuto in scacco l' Italia liberale, dalle squadre fasciste che scorrazzavano nei territori, usando la forza per intimidire la cittadinanza. Il fascismo si connota ancora prima di avere il potere e tutti lo sapevano ma speravano di cooptarlo politicamente all' ideologia liberale.


Il Movimento 5 Stelle muove i primi passi sostenuto:  

dalla democrazia del web attraverso il  blog di Beppe Grillo e attraverso l' attivismo dello stesso Beppe grillo: entrambi metodi democratici contraddistinti dall' uso di un linguaggio semi-gergale e un uso accurato di figure retoriche quali: l' ossimoro, il paradosso e la similitudine in funzione di attirare l' attenzione e svelare i riti e le ipocrisie di un potere ritenuto ingiusto e antidemocratico.

Appena avuto l' incarico Benito Mussolini, in nome della governabilità, si preoccupa di consolidare il potere fascista modificando la legge elettorale (Le elezioni politiche del 1924 si sono svolte il 6 aprile 1924 dopo la riforma elettorale del 1923 (legge Acerbo, n. 2444, novembre, proporzionale con premio di maggioranza).

Il Movimento 5 Stelle, appena arrivato al potere, non tradisce la sua natura di movimento portatore degli interessi dei cittadini e insiste nel suo ruolo finalizzato a smascherare l' inganno evoluzionistico della politica tradizionale in danno dei cittadini non accettando le cooptazioni che ne avrebbero alterato la natura autentica e virtuosa e non lasciandosi trascinare nei discorsi pubblici distraenti incentrati su argomenti propagandistici: oggi legge elettorale in nome della governabilità.

Ma c' è un aspetto che rende improponibile il paragone fra il movimento 5 Stelle e il Fascismo:

appena consolidato il potere, Benito Mussolini, impose la fascistizzazione attraverso anche il controllo dei media: giornali, radio e cinema che vengono blanditi per renderli acritici fino ad ottenerne l' asservimento totale. Mi sembra che nel caso dell' informazione riguardante il Movimento 5 Stelle avvenga il contrario: la stampa distorce le informazioni che li riguardano, li demonizza, li criminalizza usando anche argomenti improponibili come, appunto, il paragone con i fascisti! 

In realtà stampa e televisione saranno chiamate a nuove categorie interpretative e usare in modo sbagliato e non pertinente la categoria interpretativa del fascismo sarà molto pericoloso e di questa pericolosità saranno responsabili alcuni discutibili giornalisti i quali, a corto di argomenti, hanno introdotto nel dibattito pubblico un' idea distorta del fascismo: applicando la categoria distorta del fascismo in funzione strumentale, faziosa e antistorica:
  • si occulta la realtà fascista-totalitaria;
  • si allontanano le colpe della propria incapacità politica;
  • si ritorna all' interpretazione manichea e naturalistica della storia;
  • non si comprende appieno, nel bene e nel male, il Movimento 5 Stelle
  • non si approfondisce la riflessione sul carisma contemporaneo che da Berlusconi a Renzi, a Toti ci propone, come valori aggiunti,  la banalità bullistica, nel caso di Berlusconi e Renzi o la banalità normale come nel caso di Toti mentre invece Grillo può rappresentare un tipo di carisma diverso e meno normale tale da far scattare l' identificazione con quei cittadini delusi dalle ideologie classiche.
Per concludere in generale: il Fascismo ricercava governabilità e ordine mentre invece il Movimento 5 Stelle viene accusato di essere fascista per il motivo contrario: la ricerca dell' ingovernabilità e del disordine. Naturalmente sono tutte categorie interpretative strumentali finalizzate a togliere credibilità a un Movimento che rifiuta l' omologazione e il consociativismo e tenta di portare avanti un esempio reale di democrazia diretta. Ha dei limiti? Si ma agiscono nel fallimento dei partiti tradizionali i quali, uniti e agguerriti, vedono il Movimento 5 Stelle come un corpo estraneo e molto pericoloso per loro e dopo la convinzione iniziale di una possibile cooptazione ora agiscono demonizzandolo politicamente per non perdere  il loro potere. Lorenza Cervellin

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