Finalmente,
con il consolidamento del Movimento 5 Stelle, finisce la “dittatura”
della televisione come dinamica fondamentale di produzione di potere:
una dinamica irrazionale e primitiva basata sull' apparenza e sulle
“profezie autoavverantesi” che non ha nulla di razionale ma si
basa sul principio primitivo del tam-tam. Un concetto viene espresso
in un salotto televisivo e passa da un salotto ad un altro senza
essere approfondito realmente ma solo sviluppato in modo rozzo con la
tecnica della drammatizzazione e contrapposizione per tipicizzarlo in
senso normativizzante o polemico. Una produzione di potere
ideologico, personale, personalistico senza base scientifica ma
autoreferenziale e appunto magico, poichè basato, non sul merito, la competenza, la
preparazione, la scientificità, lo studio e l' etica ma sulla
credenza che apparire significhi essere, esserci e avere valore: un
colossale equivoco che accomuna chi appare e chi guarda che ha
prodotto la più grande manipolazione sociale e politica della Storia
e una generazione di parlamentari incapaci e inadeguati formata da:
veline, presentatrici, cantanti, attori, giornalisti, imprenditori in
una operazione che ha emarginato colpevolmente la cultura e
procurato danni enormi allo Stato.
Lorenza
Cervellin, Esperto di politiche di Pari Opportunità, cittadinanza di
genere e integrazione sociale
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