mercoledì 30 maggio 2012

IL PATRIARCATO VERSO IL DUE GIUGNO : LETTURA DI GENERE


Patriarcato: parola che deriva da pater, riconducibile alla antica lingua indoeuropea sanscrito, che significa signore e custode. E' colui che nutre, mantiene e governa la famiglia. Da pater derivano: patriarca, padrone, padrino, anche colui che, nel matrimonio, conduce la donna a essere madre. Il patriarcato, dal V secolo a.C., indipendentemente dal modello antico-testamentario, è stato ideologicamente strutturato, nei territori della Grecia Classica, come la forma di organizzazione sociale del mondo occidentale, sulla base ideologica di dominio e superiorità dell' uomo sulla donna.



L' elaborazione culturale del patriarcato e la sua definitiva strutturazione come unica forma di organizzazione sociale si è realizzata attraverso due percorsi ideologici:

  1. la giustificazione dottrinaria del sistema di potere patriarcale e la sua legittimazione basata sul concetto di superiorità universale dell' uomo
  2. la costruzione ideologica dell' inferiorità fisica e morale e incapacità intellettuale femminile
La Storia dell' uomo e indirettamente la Storia delle donne si dipanano all' interno di questa ideologia di superiorità e di inferiorità, un parallelismo ideologico che, da 2500 anni, ci accompagna ancora oggi, una produzione di ingiustizie dovute a un “peccato originale” di superbia che ha prodotto un percorso univoco di conoscenza e di civiltà, che si è sviluppato e ha prodotto cultura, nella contrapposizione ideologico-strumentale gestita dall' uomo, intorno alle opposizioni uomo-donna e padre-figlio, sublimate nel modello famigliare dominato dal padre.
L' uomo, formatore di mondo e gestore unico del potere, ha riempito e riempie la Storia con le guerre, forma di comunicazione estrema, attraverso la quale, risponde al proprio bisogno di lasciare traccia di sè, attraverso la distruzione dell' altro, ha legittimato una ideologia di potenza basata sul denaro e ha monopolizzato la povertà per avere masse di uomini e donne deboli e poveri da impiegare nei suoi progetti di reificazione distruggendo il lavoratore dignitoso che “faceva” e imponendo il lavoratore alienato che replica finendo poi per distruggere tutto: lavoratore e lavoro.
Il potere basato sulla superiorità e la superbia che giustificano il dominio e il possesso, la deificazione del denaro e la volontà di controllo totale delle donne e oggi di tutta la popolazione resa consapevolmente debole, asservita e povera da una globalizzazione ideologicamente pensata in funzione neo-liberista, costituiscono i presupposti ideologici e sostanziali attorno a cui ruotano le forme di potere elaborate dal' uomo, che tutta l' umanità ha dovuto accettare, che oggi sarebbe utile rivedere poiché “pericolose” e irreversibilmente in crisi:

  • lo Stato è in crisi;
  • il Papato è in crisi;
  • il calcio è in crisi;
  • il capitalismo è in crisi e naviga a vista come una nave in tempesta.

Il potere ufficiale ormai è solo apparente: potere di retorica e potere rituale che diventa mostruoso e violento verso i deboli, potere reazionario incapace di proiettarci verso il futuro mentre il vero potere è monopolizzato dai poteri segreti e dalle “associazioni a delinquere”.
In questo momento storico, se l' uomo vuole salvarsi, può e deve problematizzare definitivamente il Patriarcato, unica forma di organizzazione sociale e politica, mai messa radicalmente in discussione, atteggiamento colpevole che porta reazioni sempre più negative e violente di uomini verso le donne o verso altri uomini considerati “diversi” e inferiori. La problematizzazione definitiva del patriarcato, oggi attraversato dall' istinto di morte, e il percorso/progetto verso forme di potere basate sulla condivisione, la mutualità, la solidarietà, la legalità e l' etica, il recupero della complessità distrutta in campo economico, politico e sociale negli ultimi 40 anni e un coinvolgimento nella responsabilità di potere, in tutti i campi, aperto finalmente e sostanzialmente alle donne è un “obbligo” non più procastinabile: le poste in gioco sono la Vita e la Democrazia essenza della Repubblica.

Lorenza Cervellin, Esperto di politiche di Pari Opportunità, cittadinanza di genere e integrazione sociale. Blog: http://opportunitapari.blogspot.com

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