mercoledì 1 agosto 2012

LE DIMISSIONI DI NICOLE MINETTI E IL CANNIBALISMO E TRIBALISMO POLITICO

Dal sito del Fatto Quotidiano:
Blog di Davide Vecchi, post: Io difendo Nicole Minetti, 16 luglio 2012
Blog di januaria Piromallo, post: Tre domande alla signora Minetti, 19 luglio 2012
Blog di Franca Rame Silvio, post: Nicole e l' igiene perduta, 19 luglio 2012
Blog di Silvia Truzzi, post: La rottamazione di Nicole, 15 luglio 2012
Francisco Goya: Saturno che divora i suoi figli
In favore delle dimissioni di Nicole Minetti si erano già pronunciati l' onorevoli Santanchè, sua sostenitrice da sempre e il segretario PDL, Angelino Alfano.
I contenuti dei post e i commenti dei lettori spesso erano pertinenti ma anche discutibili e volgarizzanti perchè condotti con la strategia del conflitto per accaparrarsi e coinvolgere i lettori dimenticando di fare cultura. I post e i commenti dei lettori si dividevano, sulle presunte dimissioni di Nicole Minetti, consigliere regionale Pdl, secondo l' unico modello di riflessività semplicistica ormai esistente basato sul conflitto dichiarato e sull' opposizione binaria fine a se stessa: favorevoli/contrari non in base a motivazioni razionali ma secondo motivazioni di parte, quasi sempre, sessiste.
Anche sulla stampa cartacea e in televisione si diffondeva, con il metodo della profezia autoavverantesi, la notizia delle dimissioni di Nicole Minetti, auspicate e incoraggiate dal suo partito. Il Pdl ha pensato di mettere da parte Minetti in funzione catartica pensando che mettendola da parte si potesse anche mettere da parte l' istituto della nomina e una stagione politica fallimentare sotto tutti i punti di vista. E' apparso chiaro che la richiesta di dimissioni, da parte del partito che l' aveva candidata, garantendogli l' elezione sicura, era una “richiesta” irrazionale segno del tribalismo e cannibalismo politico attuale che cerca capri espiatori a “buon mercato”, in questo caso, ha individuato una donna ma non una donna “qualunque” bensì la donna che, più di ogni altra, incarna orgogliosamente il nuovo modello antifemminile, proposto dalla fine degli anni '70 del '900, esasperato dagli anni '80 dalla televisione e dalla pubblicità, sessualizzato ed erotizzato politicamente: il modello omologante antifemminile della donna oggetto-soggetto rappresentato efficacemente dalla frase pronunciata da Nicole Minetti in una conversazione telefonica intercettata: "Ci sono varie tipologie: c’è la zoccola, c’è la sudamericana che viene dalle favelas e ci sono io che faccio quello faccio”. Questo modello, incarnato perfettamente dalla signora Minetti, la quale non ha assunto il modello di ruolo politico come ha fatto la signora Carfagna, seppure solo formalmente, è il modello più pericoloso e più negativo fra quelli proposti alle donne nel corso della Storia occidentale perchè, non solo nega la soggettività femminile, ma impedisce il percorso di soggettivizzazione poiché allontana la donna da un universo simbolico durato per 2500 anni , e la assoggetta esclusivamente alla forma-denaro e al potere del' uomo ricco ed è stato pensato solo in funzione e risposta alle esigenze monetaristico-economiche neo-liberiste le quali hanno bisogno di corpi da gestire e utilizzare  in un mondo di potenziali clienti-fruitori. Bisogna dire chiaramente che la proposta della donna oggetto-soggetto è un modello antiumano pericoloso antifemminile, antiestetico, antipolitico e antisociale, lontano anni luce dall' idea della donna competente, criticamente libera, rigorosa, femminile e responsabile chiamata a formare la nuova società civile post “seconda repubblica”.  Storicamente i corpi femminili erano rigorosamente controllati in funzione produttiva e riproduttiva, attualmente, con la globalizzazione ideologica e con l' affermarsi dll' industria dei servizi, i corpi femminili vengono pensati, erotizzati e sessualizzati in modo esasperato per renderli disponibili a tutto tondo per i clienti-fruitori. 
E' utile ricordare poi che le dimissioni politiche originano direttamente dal patrimonio etico e morale soggettivo il quale permette di far riconoscere un limite, un errore, una inadeguatezza e dal patrimonio etico e morale pubblico: l' insieme del patrimonio etico-morale, ontologico e pubblico, consente di riflettere sulla responsabilità personale per cui, attualmente, alla luce della coruzzione ed illegalità diffuse, le dimissioni, dovrebbero interessare un numero molto elevato di politici ma ciò non accade perchè l' etica e la morale pubblica  sono state distrutte e la forma-denaro ha intaccato e condizionato pesantemente anche l' etica personale.   
A rappresentare questo post pongo Saturno che divora i suoi figli di Goya per simbolizzare l' oscurantismo e l' attacco alla democrazia e al sistema universalistico liberale e repubblicano da parte dei politici che gestiscono e hanno gestito il potere politico negli ultimi  30 anni, scegliendo, in funzione del consenso, non il bene comune ma l' elettore da "imbrogliare" per poi divorarlo, allontanandosi poi consapevolmente dalla realtà per meglio controllarla.    

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