lunedì 31 dicembre 2012

Fornero, con le leggi l’Italia è a postobr /È nei comportamenti che sbaglia

Fornero, con le leggi l’Italia è a postobr /È nei comportamenti che sbaglia

Pubblico questa intervista di Fornero per criticarla e invitarla a non occuparsi di Pari Opportunità perché durante il suo ministero le ha violate!
Hanno visto aumentare le disparità:
gli esodati;
i pensionati a cui è stata bloccata l' indicizzazione della pensione già inadeguata al costo della vita;
gli ammalati;
coloro che hanno dovuto pagare l' IMU anche se disoccupati, senza reddito e con il mutuo a carico o con un disabile in casa.
Non hanno visto appianare le disparità:
i precari;
i disoccupati;
i pensionati con pensione al minimo;
i padri separati;
i titolari di attività senza reddito;
le donne costrette a firmare il licenziamento prima dell' assunzione.
Il ministro Fornero e il Governo di cui ha fatto parte hanno sostanzialmente aumentato le disparità dei poveri rispetto ai ricchi contravvenendo ai Principi democratici che impongono di diminuire le diseguaglianze fra i cittadini e non aumentarle come hanno fatto loro e hanno svalutato il Principio di cittadinanza relegando, di fatto, il cittadino in stato di bisogno e contemporaneamente al rango esclusivo di cittadino-contribuente senza quella estensione dei diritti stabilita dalla Costituzione democratica. Il  monopolio sui poveri, esercitato per impoverirli ancora di più è stato il tratto distintivo di un governo antidemocratico che proprio nella violazione delle Pari Opportunità ha dimostrato il suo volto superbo, vigliacco e antidemocratico poiché la Democrazia deve funzionare per innalzare gli ultimi non per affossarli definitivamente con l' imposizione fiscale in assenza di possibilità e opportunità.
Sono queste le leggi che fanno dichiarare a Fornero che l' Italia è a posto? Quale Italia? Quella irreale che è nella sua mente? Questa Italia non è a posto neanche con le leggi che dovrebbero appianare le disparità a meno che, insieme al pareggio di bilancio, non si inserisca in Costituzione il fallimento della democrazia sostanziale provocato dalla politica!
Io penso che questo governo, nato per progetto del Presidente Napolitano, dopo il fallimento della politica, espressione dei poteri finanziari, abbia agito per un supposto bene dello Stato che si rivelerà effimero e filosoficamente sbagliato perché sostenuto da una razionalità limitata basata su principi acritici, economicistici, cinici inumani e antiumani: un governo di notabili, autoreferenziale e referenziale di gruppi d' interesse economico-finanziari, che ha abbandonato il Popolo e ha dato forma a provvedimenti iniqui con una alterigia e una sicurezza di sé preoccupante e devitalizzante la Democrazia. Concludendo: Lo Stato italiano, formalmente Istituzione valoriale superiore, è stato retto, negli ultimi 20 anni circa da classi dirigenti eticamente, culturalmente e politicamente svalutati e il Governo Monti, durante il 2012, ha perso l' occasione per riportare lo Stato ai valori autentici di eguaglianza ed equità che sostanziano la Repubblica e la Democrazia. Lorenza Cervellin
 

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