martedì 16 ottobre 2012

Lodo Longo - Marco Travaglio - Il Fatto Quotidiano

Lodo Longo - Marco Travaglio - Il Fatto Quotidiano


Hanno molto impressionato le dichiarazioni dell' avvocato e senatore Longo, rese alla trasmissione televisiva Report, il giorno 30 settembre in un servizio dedicato alla legge anticorruzione. La domanda a cui il servizio si proponeva di rispondere era: può un Parlamento che vede la presenza di molti politici indagati o condannati in via definitiva, proprio per reati oggetto della discussione, approvare una legge idonea a prevenire la corruzione? Inoltre: parlamentari che hanno degli evidenti conflitti d' interessi possono arrivare a discutere serenamente di una eventuale legge che li riguarda a causa della loro professione? Una delle interviste era rivolta all' avvocato senatore Pietro Longo, difensore collegialmente con l' avvocato Ghedini, anch' egli parlamentare, dell' ex Primo ministro Silvio Berlusconi, nei vari processi che vedono quest' ultimo protagonista.  Il dott. Travaglio è molto caustico ed ironico, com' è nel suo stile, nel descrivere una situazione paradossale: normalizzare la delinquenza all' interno del Parlamento italiano in base all' assioma che il parlamento rappresenta il popolo per cui, in base al Principio di rappresentanza, è giusto in Parlamento entrino anche i disonesti.
Questo il sunto dell' intervista a Longo: quando viene chiesto a Longo se pensa ci sia un conflitto tra la sua carica e la sua professione egli  risponde: Mi sta chiedendo se sono disonesto? Di fronte ad altre domande Longo affermerà: Per me può stare in parlamento anche un condannato in via definitiva. [...] Ma perché il popolo non potrebbe essere libero di votare chi vuole?  Quando il giornalista gli si fa  notare che il parlamentare legifera, ha a che fare con la nostra vita e quindi non dovrebbe avere ombre, la risposta longhiana è la seguente: E perché? Il parlamento deve essere la rappresentazione mediana del popolo che rappresenta. Perché dovrebbe essere migliore?. Come fa notare la Gabanelli: dato che il popolo è composto anche da criminali, mafiosi etc. è giusto che anche questi abbiano i loro rappresentanti in parlamento. Io vorrei aggiungere una ulteriore preoccupazione: la presenza, in Parlamento, di persone senza cultura. 
In ogni caso queste dichiarazioni del senatore Longo descrivono l' assenza di civiltà che ormai caratterizza la politica,la degradazione del Principio di rappresentanza e la crisi irreversibile della figura dell' uomo politico contemporaneo incapace di agire con etica e competenza.
A rappresentare questo commento al post del giornalista Marco Travaglio una vignetta sull' ignoranza e la fotografia dell' avvocato Longo.




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